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Jannik Sinner, Magnini senza filtri: "Ecco come l'hanno trattato"

mercoledì 26 novembre 2025
Jannik Sinner, Magnini senza filtri: "Ecco come l'hanno trattato"

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Filippo Magnini, ospite a Belve, ha commentato con franchezza il caso doping che coinvolse lui nel 2018 e quello recente di Jannik Sinner, tracciando un confronto netto.“Sinner ha avuto un trattamento di favore, lo dico con invidia”, ha esordito l’ex nuotatore. “Io ho avuto un trattamento diverso dal suo. Penso che lui sia stato trattato così perché era un’atleta in attività, io invece sono stato trattato come una persona normale accusata di doping”.

Magnini ha ricordato come Sinner siace la vicenda si sia risolta in pochi giorni, mentre lui ha dovuto attendere anni per essere assolto. “Tutti gli atleti dovrebbero essere trattati nello stesso modo”, ha sottolineato. “Se la sentenza di Sinner fosse arrivata dopo 2 anni, lui avrebbe perso 2 anni di tornei e non sarebbe stato giusto”.L’ex campione ha poi criticato la gestione mediatica: “La stampa è stata corretta nei confronti di Sinner. Sono finito su tutti i giornali e mi hanno accusato di doping, senza accertarsi che fosse vero. Dopo 20 anni di carriera mi aspettavo più rispetto, sono stato massacrato”.

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Magnini ha anche parlato dei suoi record e del clima di invidia nello sport italiano. Ricordando il primato mondiale nei 100 stile libero (48” e 200 primi), celebrato con un tatuaggio a forma di corona, ha condiviso: “Quando si batte il record poi comincia l’incubo che qualcun altro lo batta”.

Alla domanda di Francesca Fagnani ha risposto: “In Italia sì, e dico in italia perché noi siamo un paese invidiosi, nello sport in particolare”. Ha ammesso di aver provato lui stesso invidia per i successi altrui e di aver sempre temuto di essere superato: “Ho sempre avuto il terrore che qualcun altro mi battesse, una volta che sei in alto puoi solo cadere e molti sperano che tu cada perché la caduta del campione affascina sempre”. E ancora: “Chi spera che tu fallisca, ti guarda sempre più attentamente di quelli che sperano che tu vinca”.

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