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Catalogna, il video choc della donna abusata dai poliziotti al seggio: "Mi toccavano il seno poi..."

La Catalogna sotto choc per una violenza ai limiti dell'abuso sessuale. Nel giorno della repressione da parte della polizia spagnola sugli elettori che si sono recati alle urne per votare il referendum sull'indipendenza della regione di Barcellona da Madrid (il bilancio, impressionante, è di oltre 800 feriti), il quotidiano locale La Vanguardia rilancia la testimonianza di Marca Torrecillas, giovane attivista picchiata e brutalizzata dagli agenti mentre si trovava al seggio dell'Institut Pau Claris nel barrio del'Eixample, a Barcellona: "Stavo difendendo le persone anziane - ha raccontato - perché hanno colpito i bambini e gli anziani. Mi hanno tirato per le scale, mi hanno dato calci, mi hanno toccato il seno mentre ridevano, mi hanno colpito, mi hanno rotto le dita delle mano una ad una". Una scena agghiacciante che rischia di diventare il simbolo di una protesta politica sempre più sull'orlo della guerriglia civile.  Secondo i dati riportati dallo stesso La Vanguardia, hanno votato al referendum 2,2 milioni di persone sui 5,3 totali. Il 90% ha scelto il Sì all'indipendenza, mentre il 7,8% (176.000 voti) ha votato no. Il premier spagnolo Mariano Rajoy, duramente contestato per la gestione dell'ordine pubblico, ha convocato per oggi una riunione con i leader di tutti i partiti spagnoli per "riflettere sul futuro". In particolare, si legge sul sito di El Mundo, il premier spagnolo - che nella conferenza stampa di ieri notte ha detto che "il referendum non è mai esistito", difendendo l'intervento delle forze dell'ordine grazie al quale "ha prevalso la democrazia perché si è rispettata la Costituzione", intenderebbe discutere un piano per "ristabilire la normalità istituzionale" in Catalogna.

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