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Green pass, la rivolta in piazza a Torino. Chi hanno avvistato tra i no vax: anche il leader della "sinistra impegnata"

Si fa presto a dire "No vax" uguale destra. La protesta contro il Green pass in piazza a Torino, dove centinaia di persone si sono ritrovate in piazza Castello giovedì sera per manifestare contro il certificato vaccinale richiesto dal governo per accedere a ristoranti al chiuso ed eventi pubblici a partire dal 6 agosto prossimo, dimostra al contrario che la diffidenza nei confronti dei vaccini non ha colore politico né distinzione sociale o di istruzione. Contro il "pass della vergogna e della discriminazione" infatti, come rivela La Stampa, si è schierato anche un noto esponente della sinistra cittadina. 

Tra le decine di infermiere, insegnanti, studenti, casalinghe, pensionati, operai e professionisti è spuntato anche Ugo Mattei, che Jacopo Iacoboni descrive come professore torinese della gauche borghese impegnata, già fondatore della lista 'Futura per i beni comuni', sinistra partecipata, apertissima al mondo grillino". Non a caso, Mattei "era vicino all'ex vicesindaco della giunta Appendino, Guido Montanari", ricorda ancora Iacoboni. Certo, da anni Torino è città fertile per la contestazione, con centri sociali attivissimi e molto radicati e un movimento di sinistra "estrema" che da sempre spalleggia anche le proteste più volente, con i No Tav in testa. 

Ed è proprio questo il punto che sfugge a molti commentatori. In un anno e mezzo di pandemia, con l'Italia ridotta in una situazione senza precedenti se non nell'immediato dopoguerra, l'emergenza (destinata a durare) ha contribuito a far saldare le ali della protesta, su una spinta anarchica e insofferente alle regole imposte dall'alto, dal lockdown al vaccino, dalle mascherine al Greenpass. Se inneggiano a Salvini e Meloni, è solo perché Lega e Fratelli d'Italia, a vario titolo, in vari  modi e tempi, sono stati gli unici partiti a incarnare la protesta di una fetta di italiani silenziosi, schiacciati dagli eventi. E che ora, dopo aver riassaggiato una fetta di normalità, teme di perderla nuovamente. 

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