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"Preparatevi, oggi si balla". Mercati e finanza nel panico: la vendetta su Lega e M5s

Cristina Agostini
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Non è piaciuto affatto ai mercati il documento Lega-M5s pubblicato dall'Huffingtonpost (secondo gli interessati una versione superata), non è piaciuto agli investitori - da Londra a New York, che contribuiscono a tenere basso il costo del debito dello Stato, delle imprese e delle famiglie italiane. Per questo, rivela il Corriere della Sera in un retroscena, ieri sera 15 maggio è arrivata una pioggia di telefonate da tutte le principali capitali finanziarie. A chiamare erano appunto i grandi creditori esteri dell'Italia, quelli che hanno comprato il debito sulla base dell'impegno dello Stato a onorarlo e a farlo in euro, non in una diversa moneta esposta a forti svalutazioni. Leggi anche: Il retroscena sul programma "fantasma", delirio grillino: "Era un...". Ma siamo seri? Questi grandi creditori - banchieri e gestori di fondi internazionali - sono quelli che detengono il debito pubblico italiano per circa 700 miliardi e sono capaci di venderlo in un istante, facendo esplodere lo spread. Del resto il ragionamento è: se chi ha stilato quella bozza di programma di governo M5S-Lega è disposto a non onorare il debito verso la stessa Banca centrale, che garanzie restano che rispetti gli impegni verso gli altri creditori? In questo scenario anche Gianluigi Paragone, deputato del Movimento Cinque stelle, scrive sul suo profilo Twitter un inquietante messaggio: "Un mio amico mi ha detto che domani (oggi, ndr) sui mercati si balla... #gangbank ha paura di un possibile contratto M5s-Lega". La Borsa di Milano, nonostante l'avvio di seduta negativo (Ftse Mib segna un calo dello 0,70% a 24.133 punti), tiene mentre lo spread Btp-Bund decennali è balzato in avvio a 137 punti. 

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