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Tav, la Francia ora ci ripensa: a rischio la Torino-Lione

Problemi di budget: il progetto potrebbe essere accantonato. Altre 14 opere volute da Sarkozy potrebbero non essere realizzate

Andrea Tempestini
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Tempi di crisi anche per l'Alta velocità, al punto che la Francia del neo presidente socialista, Francois Hollande, potrebbe abbandonare, per ragioni di budget, diversi progetti tra cui quello della Torino-Lione, la contestatissima Tav contro cui protestano i no global. A farsi i conti in tasca è stato il ministro del Bilancio Jerome Cahuzac che ha lanciato ieri l'allarme: "La Francia - ha spiegato alla stampa transalpina - ha previsto una moltitudine di progetti senza aver fatto i conti con i finanziamenti. A questo punto il governo non potrà che dover rinunciare a qualche opzione". Secondo le indiscrezioni riportate dal quotidiano Le Figaro di oggi, giovedì 12 luglio, a rischio di depennamento sono 10 progetti tra cui, in prima linea la Torino-Lione, la Nizza-Marsiglia e la linea Rennes-Brest.  Addio a 14 progetti? - La Francia aveva inizialmente annunciato 14 progetti da qui al 2020 per un totale di 2000 chilometri. Una tabella di marcia ribadita fino a maggio dall'ex presidente Nicolas Sarkozy, e dal costo di 260 miliardi di euro. Ma con l'arrivo di Hollande all'Elise cambiano i progetti. A essere fatte fuori sarebbero, continua il giornale francese, le linee a questo punto più costose: l'investimento per la Torino-Lione è di 12 miliardi di euro. Per questo però, ha speigato il ministro, una commissione parlamentare verrà istituita per classificarle in base alle priorità entro la fine dell'anno.

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