L'equipaggio della Sea Watch è ricco? La domanda sorge spontanea, visto che Carola Rackete e i membri della Ong spendono mesi all'anno a bordo della nave che solca il Mediterraneo per soccorrere i migranti e tra condizioni di vita estreme e intoppi giuridici di tempo per "lavorare" ne hanno poco. Il loro stipendio è di 2.000 euro, ma per molti critici la loro scelta di vita estrema nasconderebbe una condizione agiata, da "figli di papà". Il Corriere della Sera ha raggiunto il signor Ekkehart, padre della capitana Carola e il signore, un tranquillo ingegnere di 74 anni, non lesina dettagli: "Se sono orgoglioso di mia figlia? Certo che sì. Preoccupato per lei? Ma no, se la sa cavare". La "sbruffoncella", come l'ha definita Matteo Salvini, "sta facendo la cosa giusta", anche se, ammette papà, "si possono non condividerne i modi". Leggi anche: Tedesca, vegana e ricca. Il ritratto (indiscreto) della Capitana Carola Una rivoluzionaria e ribelle, insomma. Anche se a 31 anni certe pulsioni tardo-adolescenziali potrebbero essere incanalate in altro modo. "Mia figlia sa quello che fa - continua il signor Ekkehart -. Carola parla cinque lingue e conosce anche un po' di italiano, speriamo solo che non abbia il modo di perfezionarlo in qualche vostro carcere". "Quando era più piccola ha girato tutto il Sud America in autostop. È stata in Antartide e al Polo Nord, ha fatto per 8 mesi la volontaria in una riserva in Kamtchatka, e andata in Pakistan da sola e non ci ha mai dato preoccupazioni". Come faceva a sostenere economicamente questa "passione"? Si imbarcava come ufficiale di complemento sulle navi da crociera in Sud America: "Lavorava dai tre ai sei mesi, ma poi il resto dell'anno viaggiava". Dopo una gavetta sulla Arctic Sunrise di Greenpeace, tappa obbligata per ogni guerrigliero antagonista che si rispetti, la tedesca Carola si iscrive alla Edge Hill University di Liverpool per prendere un master in conservazione ambientale. Costo, avverte il Corsera, oltre 40mila euro. "Se siamo ricchi? No, certo le abbiamo comprato una casa in Inghilterra, ma lei con i suoi imbarchi guadagna abbastanza da potersi poi permettere dei periodi di volontariato".