Trecentomila soldati in più per prepararsi alla prossima guerra? Questo presunto nuovo reclutamento di massa, avvenuto in soli nove mesi, sarebbe finito sulle scrivanie della Nato a Bruxelles e su quelle di tutte le istituzioni europee. A redigere il rapporto, come si legge su Repubblica, l’Institute for the Study of War con sede a Washington. Il dato che colpisce di più è che dal primo gennaio al 15 settembre 2025, il ministero della Difesa russo ha firmato contratti di “assunzione” di nuove reclute per circa 292mila unità. Quasi 8mila a settimana. Dati senza precedenti.
Queste nuove reclute, però, non sarebbero state mandate sul campo in Ucraina. E per questo ci si chiede a cosa serviranno. Al momento sono andate solo a ingrossare le file dell’esercito russo. Si tratterebbe, dunque, di una maxi "riserva strategica", una garanzia in caso di problemi futuri. Allo stesso tempo, infatti, sono da tenere in considerazione la crescita del bilancio militare, i dati satellitari e le varie forme di intercettazione.
Vladimir Putin "ha un tumore", "morirà presto": montano i rumors
“Molto affaticato”. Così Massimo D’Alema ha descritto Vladimir Putin dopo averlo osservato lo s...A inquietare l'Occidente è anche il fatto che Mosca stia combattendo sempre più al risparmio sul fronte ucraino: i mezzi corazzati, per esempio, vengono usati solo in qualche occasione perché si preferisce ricorrere ai modelli più vecchi. Il sospetto è che si voglia tener da parte i tank migliori per poterli utilizzare magari in altre battaglie, in scenari ancora non definiti. Secondo alcune indiscrezioni di intelligence, potrebbero essere già schierati nelle nuove basi sulla frontiera finlandese e in quelle siberiane.