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Nuovo scandalo in Lombardia: 40 indagati per rimborsi falsi

Nei guai i capigruppo di Pdl e Lega Paolo Valentini e Stefano Galli

Eliana Giusto
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I capigruppo in Regione Lombardia del Pdl e della Lega Nord, Paolo Valentini e Stefano Galli, sono indagati nell'inchiesta della Procura di Milano in cui viene ipotizzato il reato di peculato e che vede coinvolti una quarantina di consiglieri lombardi. Gli inquirenti avrebbero accertato, da quanto trapela, un utilizzo illecito dei rimborsi regionali da parte dei gruppi consiliari della maggioranza ma anche di Pd, Sel e Udc. Spese dubbie - L'inchiesta, coordinata dal pm Alfredo Robledo, punta sui rendiconti 2008-2010 relativi ai rimborsi garantiti ai gruppi consiliari del Pdl e della Lega. Secondo l'accusa gli   indagati avrebbero ottenuto rimborsi per spese dubbie. Da indicrezioni si tratterebbe di soldi pubblici pari, secondo l'accusa, a milioni di euro ogni anno. A dare il via alla nuova inchiesta giudiziaria le verifiche sul leghista Davide Boni, ex presidente del Consiglio regionale, e sull'ex assessore del Pdl, Franco Nicoli Cristiani. Dalla brioche alle munizioni - Cappuccino e brioche con i soldi del partito, pizze d'asporto, ma anche cocktail offerti agli amici, spese per macellerie e agriturismi, senza dimenticare i ristoranti alla moda e pure le munizioni (per 750 euro). E' un lungo elenco di spese quotidiane quelle che gli uomini della Procura hanno acquisito al Pirellone. C'è chi rientra tra gli "over 100 mila euro", e chi invece ha chiesto di inserire, tra i rimborsi del proprio gruppo politico, spese personali di poche centinaia di euro.  Il governatore - "Batman non c'è in Lombardia" e l'indagine in corso "è assolutamente diversa" dal Lazio. Così il presidente della Regione Roberto Formigoni ha commentato l'indagine sull'uso illecito dei rimborsi. Il governatore ha voluto fare dei distinguo con il caso scoppiato nel Lazio: "In Lombardia le regole sono molto chiare, nette e del tutto diverse da quelle vigenti in altre Regioni. Credo proprio che i nostri gruppi abbiano rispettato fino in fondo le regole".   

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