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Ischia, l'asilo resta chiuso: "I disabili spaventano i bambini"

Avviso a Casamicciola

Serrata nella giornata dei disabili: "Sono molto malati, meglio che i piccoli non li vedano". Scandalo a Ischia. Il sindaco: "Un gesto ignobile"

Eleonora Tesconi
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Un cartello che indigna, quello affisso un paio di giorni fa all'esterno di una scuola d'infanzia privata gestita da suore a Casamicciola, comune dell'isola di Ischia. L'istituto sarebbe rimasto chiuso "per la giornata dei disabili", perché, essendo "molto malati", avrebbero potuto impressionare i bambini. La foto dell'avviso, poi apparsa su Facebook, ha fatto il giro del web, scatenando le reazioni degli internauti. Il contestato avviso - "Si comunica che domani 5/09/2013 la scuola è chiusa per tutti, perché c'è la giornata dei disabili... Sono molto malati quindi i bambini si impressionano...", recita il testo completo dell'avviso incriminato. Firma: la direzione. La veridicità della notizia è stata confermata dal sindaco del comune di Casamicciola, Arnaldo Ferrandino, all'Adnkronos: "Si tratta di un asilo privato gratuito che da decenni si interessa di emarginati della società, da orfani a figli di ragazze madri", ha dichiarato il primo cittadino. "Il contenuto del cartello, ignobile e inqualificabile, è in perfetta antitesi con quello che è il comportamento concreto tenuto dalle suore in questi cinquant'anni e non rispecchia il loro modo di pensare. La mia interpretazione - ha poi aggiunto - è che per tutelare i bambini, sbagliando, abbiano preferito evitare l'impatto visivo con i disabili". Le reazioni - Sull'episodio è intervenuto anche il responsabile regionale dei Verdi ecologisti della Campania, Francesco Emilio Borrelli: "Ci domandiamo: se chi opera a favore dei portatori di handicap non ha una sensibilità nel fornire comunicazioni, cosa dobbiamo aspettarci da tutti gli altri?". "In ogni caso - ha proseguito - abbiamo chiesto le scuse pubbliche per quello che è successo, che va condannato senza giustificazioni. I disabili sui nostri territori sono sempre più trattati come mostri o reietti e questo non fa onore alla nostra storia e cultura". 

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