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Genova, ponte Morandi: "Il documento gravissimo che inchioda i Benetton"

Matteo Legnani
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Meno di dieci mesi fa. Al Consiglio regionale della Liguria il 23 ottobre 2017 parla l'assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, che risponde a una "interrogazione a risposta immediata" che raccoglie le preoccupazioni degli abitanti delle case sotto il viadotto Morandi. Giampedrone, come riporta il Corriere della Sera, spiega di aver sentito personalmente Stefano Marigliani, direttore del primo tronco delle Autostrade italiane, e riferisce che "al momento il viadotto non presenta alcun problema di carattere strutturale". L'ingegnere spiega che "i lavori in corso sono opere manutentive, mentre sono in progetto due interventi di carattere strutturale da realizzarsi nel 2018 che consisteranno nell'installazione di stralli e impalcati per il rafforzamento della infrastruttura". Insomma, il ponte non presenta problemi strutturali, ma erano previsti interventi strutturali? Qualcosa non quadra. E infatti il 12 novembre 2017 viene consegnata da due consulenti del Politecnico di Milano a Autostrade per l'Italia una relazione nella quale, scrive sempre il Corsera, "una evidente disparità di tenuta tra i tiranti, che potrebbe essere la causa del crollo di martedì. "In particolare, scrivono i professori Carmelo Gentile e Antonello Ruoccolo, "i tiranti del sistema numero 9 si presentano con una deformata modale non conforme alle attese e certamente meritevole di approfondimenti teorico-sperimentali". Insomma, l'anomalia c'era. E il "sistema numero 9" fa parte del blocco crollato martedì nel torrente Polcevera. Leggi anche: Ponte Morandi, la disperazione del responsabile dei controlli ai cantieri: "Non ci sono i soldi"

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