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Vesuvio, sciame sismico di 41 scosse. L'esperta: "Che cosa significano"

Davide Locano
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Paura per il Vesuvio, scosso da uno sciame sismico composto da complessive 41 scosse di magnitudo bassa, tra il pomeriggio e la tarda serata di venerdì 19 ottobre, secondo quanto rivelato dall'Osservatorio Vesuviano. Le scosse erano comprese tra -0,6 e 1,1 della scala Richter, ed erano "concentrate nell'area craterica del vulcano e quindi non percepite dalla popolazione" spiega il direttore dell'osservatorio Francesca Bianco. Uno sciame sismico che agita le popolazioni residenti nella zona rossa, quella composta dai 18 comuni più vicini al Vesuvio. La professoressa Bianco, intervistata da Repubblica, spiega: "Tutto normale? Diciamo in piena onestà che nulla è normale attorno ad un vulcano attivo. Per se in presenza di una serie di scosse basse, diverse delle quali non sarebbero state percepite se il Vesuvio non avesse avuto una così grande densità di stazioni sismiche, bisogna sempre prendere ogni dato con cautela. Cautela, non allarmismo. Siamo in presenza di un vulcano attivo e ogni cosa può permettere di meglio studiare lo stesso". Leggi anche: Non solo un terremoto, la previsione da incubo dell'esperta Quando le chiedono come sia la situazione complessiva legata al vulcano, l'esperta sottolinea: "Negli ultimi anni stiamo osservando una situazione di insubsidenza, un abbassamento per dirla in termini non tecnici, pari a circa 5-6 centimetri dal 2012 ad oggi. Cosa può significare? Potrebbe voler dire, per le conoscenze in nostro possesso, che siamo in presenza di una massa vulcanica attiva con magma che si muove in questa direzione, visto che un magma che risale produce di norma un rigonfiamento", conclude.

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