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Sea Watch, Carola Rackete incastrata dai finanzieri: "La verità, ci è venuta addosso deliberatamente"

Giulio Bucchi
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Sono ancora sotto choc i finanzieri presenti sulla motovedetta travolta dalla Sea Watch durante le operazioni di sbarco al molo di Lampedusa. Una manovra che potrebbe costare alla capitana della nave della Ong Carola Rackete l'ulteriore accusa di tentato naufragio. La 31enne tedesca si è scusata, sostenendo la non intenzionalità dello scontro, ma al Corriere della Sera gli agenti danno un'altra versione. "Noi abbiamo solo intimato l'alt. È il comandante che, deliberatamente, non ha fermato la nave e ci è venuta addosso, senza curarsi delle conseguenze. Se non fossimo riusciti a compiere una manovra veloce probabilmente saremmo morti".  Leggi anche: "Partita come un razzo, voleva ammazzarli tutti". La testimone oculare incastra Carola Rackete "Abbiamo il dovere di far rispettare le leggi. E rispettare noi stessi le direttive che ci vengono date. Abbiamo passato tre giorni a bordo senza dormire un attimo per contrastare i tentativi di avvicinamento. E abbiamo agito nel profondo rispetto di tutte le norme. Senza preoccuparci di mettere a repentaglio la nostra vita perché in quell'incidente potevamo essere morti", spiegano con orgoglio i militari. "I parabordi - ricordano i 5 finanzieri a proposito dei secondi precedenti allo speronamento - hanno causato una sorta di movimento elastico e hanno per un attimo allontanato la nave. Con una mossa rapidissima siamo riusciti a sfruttare quell'istante e a sfuggire via prima che il rimbalzo tornasse indietro, perché a quel punto la Sea Watch avrebbe distrutto la motovedetta e noi saremo rimasti tutti schiacciati". Due finanzieri hanno allontanato con le mani la motovedetta dalla banchina, consentendo così la fuga. La salvezza è stata questione di pochi secondi. "Dovevo capire se ci fosse spazio sufficiente per una via di fuga - ha spiegato ancora il finanziere che si vede saltare sul molo nel video condiviso anche dal ministro degli Interni Matteo Salvini -. Al mio grido c'è stata l'accelerata. Ha funzionato prima che fosse troppo tardi". La Sea Watch, ricorda, si è avvicinata manovrando con le eliche di prua, spinta dal vento. Da bordo ci hanno detto Spostatevi e nient'altro, il comandante non ha fatto nulla per evitarci". Di più: "Siamo fortunati che oggi non si parli di omicidio".

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