E' malata di shoppingNiente assegno dall'ex marito

Negato a una 58enne di Pisa il diritto ai duemila euro mensili, riconoscendo "l'uso incontrollato di denaro per effettuare acquisti" come causa di fine del matrimonio
di Matteo Legnanidomenica 24 novembre 2013
E' malata di shoppingNiente assegno dall'ex marito
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Lei è "malata" di shopping. E la Cassazione le nega l'assegno di mantenimento del marito, con una sentenza nella quale riconosce lo shopping esagerato tra le cause che possono far naufragare un matrimonio. La storia è quella di una signora 58enne di Pisa e del suo divorzio. In appello alla donna era stata attribuita la resaponsabilità  del naufragio matrimoniale per via del suo vizio fuori controllo, mentre in primo grado i giudici avevano escluso l'addebito. Lei ha fatto ricorso in Cassazione, sostenendo che la consulenza tecnica aveva evidenziato  un disturbo della personalità che la spingeva a spendere. Ma i supremi giudici hanno invece spiegato che la donna era "lucida e orientata nei parametri spazio temporali nei confronti delle persone e delle cose", essendo perciò da escludere che fosse incapace di intendere e di volere. Per questo, essendo responsabile della fine del rapporto col marito, la 58enne non avrà diritto  all'assegno di mantenimento da parte del marito.

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