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Attacco hacker in Lazio, Franco Bechis inchioda Nicola Zingaretti: iniziato due mesi fa, la grave colpa del governatore

Nicola Zingaretti

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Non un attacco improvviso, ma un'offensiva ben studiata e pianificata nel tempo: l'hackeraggio dei sistemi informatici della regione Lazio non sarebbe stato un fulmine a ciel sereno. Stando a quanto riporta Franco Bechis sul Tempo, in realtà, gli hacker sarebbero entrati in azione addirittura due mesi fa. Un periodo di tempo che avrebbe permesso ai criminali responsabili di quest'operazione non solo di criptare tutti i dati ma anche di distruggere i backup, essenziali per rimettere in piedi il sistema.

 

 

 

"Se quella nel Lazio è stata infatti la rapina del secolo - scrive il direttore del quotidiano romano -  è stato perché chi è entrato in banca ha trovato una difesa ridicola e il caveau lasciato sbadatamente aperto, spalancato". Pare, infatti, che l'attacco hacker sia avvenuto in un modo ormai noto a tutti: una mail di pishing, forse un'offerta di una vacanza last minute scontata del 95%, spedita a un dipendente della Regione che lavorava in smart-working a Frosinone. In ogni caso, se davvero l'operazione fosse partita un paio di mesi fa, sarebbe grave il fatto che nessuno nel frattempo se ne sia accorto. "Una volta dentro tutto quel tempo, con sistemi di difesa minima, una sonda avrebbe dovuto se non intercettarli almeno capire che qualcosa non andava, lanciando l'allarme generale che avrebbe potuto evitare la criptazione di tutti i dati o quanto meno la progressiva distruzione dei backup", ha spiegato un esperto di cybersicurezza al Tempo.

 

 

 

Bechis, allora, chiama in causa il governatore del Lazio: "Nicola Zingaretti non può allontanare da sé questa grave colpa, che se dovesse rivelarsi irreparabile imporrebbe come null'altro le sue dimissioni da presidente della Regione chiedendo scusa a tutti i cittadini del Lazio". E la domanda che ci si pone adesso è come mai il Lazio sia stato oggetto di un attacco così forte e se, soprattutto, avesse tutte le difese necessarie per tutelare i propri dati. 

 

 

 

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