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Variante Delta, morto Paolo Tortora: "Tutto in due ore", la tremenda fine del re del catering di Napoli

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Non si era ancora vaccinato, avrebbe fatto l'iniezione "a ottobre per poi affrontare l’inverno", ma il Covid lo ha anticipato. Così è morto a 61 anni Paolo Tortora, conosciuto come il re del catering a Napoli. La moglie, intervistata dal Corriere del Mezzogiorno, ha raccontato che l'uomo aveva iniziato a stare male all’inizio di agosto: "I primi dieci giorni l’ho curato a casa e né io né le bambine ci siamo contagiate anche se abbiamo continuato a stare tutti insieme". Il 12 agosto il trasferimento in ospedale e il 22 agosto l'intubazione: "C’è stato un momento in cui ci sembrava anche che le cose andassero meglio. Poi dopo giorni passati con il casco e qualche miglioramento la situazione è precipitata nel giro di due ore".

 

 

 

Parlando del vaccino, la donna ha chiarito che il marito non era un no vax: "Lui aveva già avuto il Covid lo scorso ottobre, anche se era stato attentissimo". Quando le viene fatto notare che l'uomo avrebbe dovuto fare il vaccino già da qualche mese, lei ha spiegato che l'intenzione era quella di fare l'iniezione il prossimo ottobre. Poi però è arrivata la variante Delta. A tal proposito la moglie ha aggiunto: "Lui aveva anche una fragilità polmonare, che si portava dietro da anni. Aveva dolori alle spalle, ma prendeva un antinfiammatorio e via. Infatti i medici gli hanno trovato tessuto cicatriziale ai polmoni quando è stato ricoverato, segno di vecchi problemi".

 

 

 

Alla domanda su eventuali rimorsi per non aver insistito affinché il marito facesse il vaccino, poi, la donna ha risposto: "Me lo sono chiesto, certo, ma poi mi sono anche detta che se era destino...". Lei invece ha ricevuto solo una dose di Pfizer; mentre la seconda non l'avrebbe fatta perché "lo scorso anno ho avuto un serio problema di salute e non me la sono sentita". 

 

 

 

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