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Mario Giuliacci, "conseguenze per tutta Europa": l'anomalia-meteo che sta per travolgerci

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Il colonnello Mario Giuliacci, sul suo sito di previsioni del tempo rilancia l'ultima rilevazione della Noaa, l’agenzia statunitense che si occupa delle dinamiche oceaniche e atmosferiche, che ha confermato "il ritorno del Niño, ovvero quel fenomeno che consiste in una anomalia termica positiva della superficie dell’Oceano Pacifico tropicale, centrale e orientale, e che è in grado di influenzare per una lunga fase le condizioni climatiche dell’intero pianeta". 

 

 

Una "anomalia" che avrà degli effetti che cominceranno a mostrarsi "nei prossimi mesi di ottobre e novembre e la sua massima espressione si raggiunge di solito nel periodo natalizio. El Niño ha una durata va dai 2 ai 7 anni. Il fenomeno opposto è la Niña che si verifica quando invece c’è un raffreddamento della superficie oceanica, ovvero temperature di 1/3 gradi più fredde rispetto alle medie".

Cosa ci aspetta? "L’anticiclone sarà protagonista e influenzerà la stagione autunnale con lunghi periodi di stabilità e temperature oltre le medie con anomalie positive rilevanti trasformando i prossimi mesi in un proseguimento di una coda estiva. Questa situazione manterrà alte anche le temperature dei nostri mari e in alcune zone sarà possibile raggiungere i 25 gradi, con punte anche superiori", avverte Giuliacci.

 

 

Ma attenzione "se dovesse arrivare anche solo un minimo spiffero fresco, si potrebbero formare sistemi depressionari alimentati dall’energia in gioco e quindi fenomeni estremi che porterebbero a nubifragi e locali alluvioni. Ci sarebbero i presupposti per la nascita dei classici cicloni mediterranei oppure dei Medicane, ovvero vaste perturbazioni accompagnate da precipitazioni intense e forti venti capaci di arrivare oltre i 120 km/h".

 
 

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