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Trattori, convocazione a Palazzo Chigi: la proposta di Giorgia Meloni

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Mentre a Roma quattro trattori di Riscatto Agricolo hanno sfilato per il centro esponendo il tricolore e lo striscione "Senza agricoltori niente cibo e niente futuro", a Sanremo dove in questi giorni si sta tenendo il Festival della canzone stanno arrivando i trattori dalle regioni del Nord Italia e non solo.

L'intenzione degli agricoltori è di salire sul palco. Non a cantare, ma a raccontare perché è nata la loro protesta. Per il momento però l'Ariston è off limits. "Stiamo trattando - spiega Fabio Pitzalis al sito Ansa.it - stiamo cercando di avere delle risposte. Amadeus fa sapere che leggerà un comunicato, ma non capiamo quale comunicato se noi non gli abbiamo ancora consegnato nulla. Vediamo, noi continuiamo a lavorare per fare conoscere a tutti le nostre ragioni". Le trattative pare si stiano intensificando e a breve potrebbe esserci una decisione finale. 

 

 

Intanto è arrivata la risposta dell'esecutivo. Le organizzazioni agricole - Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Fedagripesca - sono state convocate a Palazzo Chigi. Secondo quanto apprende l'Adnkronos la riunione è stata fissata alle 14.30. Sul tavolo le proposte per il rilancio del settore agricolo avanzate dalle organizzazioni. Alla riunione anche la premier Giorgia Meloni. Nella sede del governo sono arrivati anche il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e il responsabile agli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto.

"L’esenzione Irpef negli anni passati è stata una misura iniqua e ha favorito soprattutto i grandi imprenditori e le imprese con volumi di affari elevati", ha detto la premier: "La proposta del Governo è quella aiutare gli agricoltori che ne hanno bisogno limitando l’esenzione Irpef ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l’importo di diecimila euro. In altre parole, l’esenzione dell'Irpef deve essere un intervento per i più deboli che risulti un sostegno concreto a chi produce e non un privilegio".

 

 

"Difenderemo, con ancora maggior vigore, il Made in Italy", ha assicurato Meloni. "Contro le importazioni da Paesi terzi che non rispettano gli standard sanitari, la tracciabilità e le norme sull’origine il governo ha istituito una cabina di regia interforze (Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto, Dogane, Agea e Icqrf) che ha definito un Piano straordinario di controlli per il 2024. Con il Nuovo Piano controlli - ha continuato la premier - sarà allargato lo spettro delle filiere sottoposte a verifica e verrà aumentato il numero degli agenti impiegati nei punti sensibili come i porti di arrivo delle merci".

 

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