Kauffmann, gli 836mila euro? "Visti solo spezzoni": così ha gabbato Franceschini

sabato 21 giugno 2025
Kauffmann, gli 836mila euro? "Visti solo spezzoni": così ha gabbato Franceschini
2' di lettura

Ben 836.439,08 euro. Questa è la cifra che lo Stato italiano ha versato nelle casse della società fittizia di Francis Kauffmann, alias Rexal Ford. L'americano, sospettato di aver assassinato Anastasia Trofimova e sua figlia lo scorso 7 giugno nel parco di Villa Pamphili, aveva fatto domanda per ricevere finanziamenti - tramite la cosiddetta "tax credit" - dal ministero della Cultura allora presieduto dal dem Dario Franceschini, facente parte del governo Conte bis. Il motivo? Realizzare il suo film "Stelle della Notte", ambientato proprio nella Capitale. Siamo nel 2020, in piena epoca Covid e in pian crisi del settore cinematografico italiano. 

Ma già allora qualcosa non tornava. Non c'erano prove sufficienti che effettivamente il film fosse in fase di realizzazione. Come ricorda il Corriere della Sera, su Imdb - database mondiale del cinema, compare a malapena una locandina. I requisiti per ottenere i fondi dal Mic sono diversi. Tra questi il fatto che le riprese si svolgano sul territorio italiano e che ci siano produttori nostrani negli incartamenti. Gli accertamenti sul film di Ford, sottolineano dal Mic, appaiono certificati: in regola le revisioni contabili come i consuntivi (che prevedono una spesa di quasi due milioni di euro per il girato in Italia) e le documentazioni varie. Solo che Ford è reale solo sul passaporto, la sua identità è un’altra. Nel 2023 arrivano altre verifiche dopo la presentazione della domanda definitiva. Del film vengono visionati solo alcuni spezzoni. E partono i soldi.

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Non appena si è scoperto che, oltre ad avere mentito sulla propria identità, il sedicente regista statunitense è accusato anche un u duplice omicidio così efferato, ecco che il produttore italiano Perotti - usato come garanzia da Ford, si è subito detto "scioccato di aver lavorato con un possibile assassino". Dal ministero, intanto, sono scattate immediate le verifiche sulle clamorose falle nei controlli. Se dovessero essere ravvisati illeciti, sarà richiesta indietro la somma ottenuta, con annesse segnalazioni in Procura. "Mai più altri casi Kaufmann" ha ammonito lo stesso titolare del dicastero Alessandro Giuli: "La riforma del tax credit — ha aggiunto — non soltanto eviterà questo tipo di problemi, ma ha anche contribuito a riconoscere l’esistenza di un evidente problema ereditato dai precedenti governi, cioè un sistema di regole che consentivano delle ruberie e degli sperperi di denaro pubblico.

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