Dopo la relazione dell’ufficio del Massimario della Cassazione, che criticava diversi passaggi del decreto sicurezza da poco diventato legge, la maggioranza non arretra, ma, anzi, raddoppia.
Non solo non c’è alcuna intenzione di rivedere il decreto, ma si pensa a un nuovo provvedimento per tutelare le forze dell’ordine. A lanciare il sasso è la Lega che in una nota definisce «fortemente auspicabile un nuovo provvedimento per rafforzare ancora di più la sicurezza, con particolare riferimento alla tutela delle Forze dell'Ordine. Difendere le divise significa difendere gli italiani».
Subito si associa il partito della premier, Fratelli d’Italia, con Edmondo Cirielli, uomo vicinissimo a Giorgia Meloni: «Da molti anni», dice il coordinatore della direzione nazionale di FdI, «sostengo che sia improcrastinabile intervenire per rafforzare la sicurezza nelle città e tutelare le forze dell’ordine. È pienamente condivisibile la posizione della Lega; il Governo Meloni tra l’altro è già intervenuto con l'approvazione di un ottimo provvedimento che affronta nel merito il problema». Ha ricordato, poi, che sono in Parlamento diverse proposte di legge, alcune firmate anche da lui, per aumentare la tutela delle forze dell'ordine, «esposte a rischi ma sempre in prima fila per difendere gli italiani».
Dunque, ben venga l’iniziativa annunciata dal Carroccio: «Siamo disponibili ad approfondire con gli alleati nuovi provvedimenti, prendendo spunto anche dalle numerose proposte presentante da FdI», ha concluso Cirielli. E ci sta Forza Italia: il centrodestra, promette il capo dei senatori azzurri, Maurizio Gasparri, «andrà avanti non solo difendendo le norme che ha varato, ma valutando ulteriori interventi soprattutto a tutela delle forze armate e delle forze di polizia». Quanto, poi, ai rilievi segnalati dal massimario della Cassazione (che non è una corte, ma un ufficio tecnico il cui compito è «l’analisi sistematica della giurisprudenza di legittimità», ma i cui pareri non sono vincolanti), Gasparri vede nell’episodio un’altra conferma di come sia inderogabile la riforma della giustizia: l’ufficio della Suprema Corte, ha proseguito il senatore, «si è sbizzarrito con tesi francamente inaccettabili, dimostrando che l’uso politico della giustizia non attende più nemmeno le procure o altri luoghi frequentati dai togati, ma viene esercitato anche in sede di analisi preventiva per contrastare le politiche di sicurezza del centrodestra».
Dunque, si vada avanti ancora più spedite su quella riforma che il ministro Nordio punta ad approvare entro l’anno: «Noi siamo meno meravigliati perché abbiamo sperimentato sul campo, da tempo, l’uso politico della giustizia».
E a difendere il decreto, definendo «sconcertante» la relazione dell’ufficio del massimario della Cassazione, è Giorgio Spaziani Testa, presidente dell’associazione che riunisce i proprietari di casa. Su X, Spaziani Testa cita il passaggio in cui i tecnici della Corte rilevano come «la procedura accelerata di sgombero degli immobili abusivamente occupati prevista dall’articolo 10 potrebbe aprire lo spazio a situazioni di grande disagio sociale, considerato che difficilmente l’occupante obbligato al rilascio potrebbe trovare un nuovo alloggio in poco tempo». Dopo il commento («Sconcertante»), nota che il decreto lo prevede «esclusivamente in caso di occupazione dell’unica abitazione effettiva del denunciante. Dunque, invece di preoccuparsi del proprietario che ha subito il furto della sua unica casa, ci si commuove per quelli che gliel'hanno rubata?». Per lo stesso motivo si dice «non poco perplessa» Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. «A noi lascia veramente basiti, piuttosto, che non ci si preoccupi di tutelare i proprietari che hanno subito il furto della loro unica casa», commenta.