Una svolta inattesa nella vicenda della misteriosa morte di dj Godzi, al secolo Michele Noschese. Il padre, ex primario ospedaliero e figura centrale e alla ricerca di verità su quanto accaduto a Ibiza, ha rinunciato alla richiesta di cremazione in Spagna. Lo rivela il Corriere della Sera, spiegando che la decisione è maturata nel pomeriggio di sabato alla luce di "nuove circostanze personali e familiari". Il corpo sarà dunque riportato in Italia. A caldo, subito dopo la morte del ragazzo, il Giuseppe Noschese, il padre, aveva spiegato di valutare l'ipotesi di far cremare il figlio in Spagna perché "mia moglie non può reggere a vederlo così, lo hanno conciato per bene". Il riferimento al pestaggio che avrebbe subito dalla Guardia Civil, ipotesi - quella del pestaggio - rafforzata dall'esito della seconda autopsia.
Dj Godzi, 31 anni, era noto nella scena della tech-house per i suoi set tra Italia e Spagna. La sua morte improvvisa, avvenuta a maggio in un appartamento di Ibiza, ha sollevato fin da subito molti interrogativi. La prima autopsia disposta dalla Guardia Civil ha parlato di overdose da assunzione prolungata di stupefacenti, escludendo segni di violenza o soffocamento.
Dj Godzi morto a Ibiza, la seconda autopsia: i dettagli sono agghiaccianti
Nuovi dettagli sulla morte di Dj Godzi. Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, dall'esito degli ulteriori es...Il padre, però, non accetta la conclusione, bollata “frettolosa”. Per questo ha ottenuto una nuova perizia medico-legale — una body TAC e una risonanza — condotta su richiesta personale e autorizzata dal giudice istruttore spagnolo, secondo la quale il ragazzo aveva le clavicole e 7 vertebre fratturate. Ora, si attende il ritorno della salma di dj Godzi in Italia. E il caso appare tutt'altro che chiuso.