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L'arresto in diretta, un terremoto su Maroni: chi è finito in manette

Andrea Tempestini
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Nuovo terremoto per la sanità della Regione Lombardia. In manette, tra gli altri, ci finisce Fabio Rizzi, braccio destro del governatore Roberto Maroni e "padre" della Riforma della Sanità. Il blitz delle forze dell'ordine in Regione è avvenuto nel corso della commemorazione delle vittime delle forze dell'ordine: gli agenti si sono diretti nell'ufficio di Rizzi e lo hanno perquisito. Dopo la notizia dei 21 arresti, è stata subito sciolta l'assemblea ed è stata riunita la capigruppo. Anche la moglie di Rizzi è stata raggiunta da un ordine di custodia cautelare: per entrambi l'accusa è di associazione a delinquere. Le indagini - L'inchiesta è condotta dal gip di Monza e si muove sull'ipotesi dell'associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d'asta e riciclaggio. Al centro ci sarebbe un gruppo di imprenditori accusato di aver influenzato a proprio favore l'aggiudicazione di una serie di appalti pubblici banditi da varie aziende ospedaliere per la gestione esterna di servizi odontoiatrici. Per farlo, gli imprenditori avrebbero corrotto i funzionari preposti alla gestione delle gare. A far partire le indagini è stato il componente di un collegio sindacale di un'azienda ospedaliera. Nel mirino dei carabinieri sono finite per ora quattro imprenditori che riuscivano a vincere gare da appalto e ingenti commesse.

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