Qui Milano, riflettori puntati su Palazzo Marino, dove alle 16.30 il sindaco Beppe Sala è intervenuto in Consiglio comunale, primo discorso pubblico dopo l'inchiesta sull'urbanistica che, al pari della sua giunta, lo ha travolto. Niente dimissioni, una possibilità che alla vigilia sembrava concreta: il sindaco di Milano spiega di voler andare avanti (e attacca la Procura). Alta tensione in piazza prima del Consiglio, tra contestatori, giornalisti e troupe televisive assiepate fuori dal palazzo. Nel corso del Consiglio sono arrivate le dimissioni dell'assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, per il quale la Procura ha chiesto gli arresti domiciliari. Un passo indietro ampiamente annunciato. Ma Sala, come detto, da par suo non molla. E almeno a parole gode dell'appoggio del Pd. Ma siamo solo agli inizi di un'inchiesta a cui non è detto che il sindaco possa resistere. Qui la cronaca della seduta.
Ore 21.32 - Truppo (FdI): "Sala si è auto-assolto sul piano politico"
"Il giorno più infuocato della consiliatura del Sala bis delude le opposizioni del Centrodestra. E' stata chiesta 'la testa' dell'assessore Tancredi ma il sindaco si è auto-assolto sul piano politico. La maggioranza di Centrosinistra ha dimostrato, ancora oggi, di essere completamente disomogenea in merito alle grandi sfide che aspettano la città di Milano. Il Pd prima ha bacchettato il sindaco al quale ha fatto una 'lista della spesa' chiedendogli un completo cambio di rotta e allo stesso primo cittadino è andato bene tutto. Avremmo preferito che Sala non volesse fare il 'vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro', ma ci ritroviamo come una barca a vela con l'albero spezzato che invece di rientrare in porto affronta la traversata dell'Oceano Atlantico. A questo punto prepariamoci alla 'tempesta' e prepariamoci al peggio che una politica senza visione può generare in una città motore dell'economia italiana che rischia di ingolfarsi". Così Riccardo Truppo, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino a Milano.
Ore 21.19 - Tajani: "Io garantista, ma giudizio su amministrazione Sala è negativo"
"Io sono garantista, siamo sempre stati garantisti. Al di là del giudizio sull’amministrazione comunale di Milano, che è un giudizio negativo, però riteniamo che non sia la magistratura a decidere quando cessa una amministrazione. Quindi io credo che Sala non debba dimettersi perché ha avuto un avviso di garanzia. Il problema è come viene amministrata la città di Milano, ma non possiamo neanche permettere che a causa di inchieste giudiziarie si fermi la crescita in una città come Milano, che è la capitale economica del nostro Paese, perché sono troppe le inchieste giudiziarie che poi paralizzano l’attività amministrativa. La giustizia deve fare il suo corso, nessuno la vuole fermare, però bisogna anche stare molto attenti, si continua a dare troppa pubblicità a tutto e si rischia anche di infrangere il principio della presunzione di innocenza di una persona o più persone. Uno non è colpevole fino a quando non viene condannato in terzo grado" così il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Ore 20.52 - Si è conclusa la seduta del Consiglio comunale
Dopo quattro ore di interventi e dibattiti si è concluso il Consiglio comunale di Milano, in cui il sindaco Beppe Sala ha comunicato che andrà avanti col mandato nonostante le inchieste dell'edilizia che lo vedono indagato. Alle 20.30 la presidente dell'aula Elena Buscemi ha chiuso la seduta dopo l'ultimo intervento dei consiglieri, che sono intervenuti due ore dopo la relazione del primo cittadino.
Ore 20.19 - Raimondo (FdI): Sala resta in carica, ma la città ha diritto alla verità
"Nonostante la gravità della situazione e le crescenti ombre sull’amministrazione, il sindaco Sala ha annunciato che non intende dimettersi. Una scelta politica che conferma l’intenzione di rimanere attaccato alla poltrona, mentre Milano vive una fase di grande incertezza. Il fatto che Sala resti sindaco consentirà almeno alla magistratura di proseguire con le indagini in piena trasparenza, facendo luce non solo su questa giunta ma anche sulle responsabilità delle precedenti amministrazioni targate centrosinistra. Non sarebbe la prima volta che da un’indiscrezione giornalistica si apre un’inchiesta destinata ad avere conseguenze politiche serie. Milano non può permettersi ambiguità né immobilismo: servono chiarezza, rispetto per i cittadini e discontinuità vera.” Lo ha dichiarato il deputato di Fratelli d'Italia, Fabio Raimondo.
Ore 19.20 - Tensioni polizia-manifestanti fuori da Palazzo Marino
Tensione fuori da Palazzo Marino, dove alcuni manifestanti che volevano entrare in Consiglio comunale sono stati bloccati dalla polizia in assetto antisommossa. Durante l'intervento del sindaco Beppe Sala, che ha annunciato l'intenzione di non dimettersi in seguito all'indagine sull'urbanistica che lo vede coinvolto, e anche al termine, alcune decine di esponenti di Cambiare Rotta, Potere al Popolo, Cub e Rifondazione comunista hanno cercato di forzare il cordone dei poliziotti che presidiavano il palazzo, venendo respinti dagli agenti con gli scudi. Dopo un piccolo contatto, i manifestanti sono tornati a protestare in piazza Scala per chiedere le dimissioni del sindaco e della sua giunta.
Ore 18.09 - Scalfarotto: "Sala rivendica i risultati"
"Giustamente Beppe Sala rivendica in Consiglio comunale a Milano i risultati di questi anni di governo - sia in termini di crescita della città che delle sue politiche sociali, vedi piano casa - e rilancia per i due importanti anni di amministrazione che abbiamo davanti (Olimpiadi incluse)". Lo scrive sui social Ivan Scalfarotto di Iv.
Ore 18.00 - Guerini: giusto che Sala continui con la solidarietà della maggioranza
"Non entro nelle questioni amministrative. Credo che sia giusto che Giuseppe Sala continui con la solidarietà della maggioranza che lo appoggia". Lorenzo Guerini lo ha spiegato all'Ansa. Secondo l'esponente Pd, Sala deve continuare con la maggioranza "portando avanti il programma e l'innovazione programmatica che ritiene necessaria".
Ore 17.50 - Gallera (FI): Giunta Sala deve dimettersi per manifesta incapacità
"Il Partito Democratico, azionista di maggioranza della Giunta milanese da oltre quindici anni, si scopre improvvisamente opposizione di se' stesso. È surreale e paradossale che il segretario metropolitano del PD Alessandro Capelli, insieme alla segretaria regionale Silvia Roggiani e alla capogruppo in Consiglio comunale Beatrice Uguccioni, si sia recato a casa del Sindaco Sala per intimargli un cambio di linea sulle politiche abitative e urbanistiche, l'accessibilita', l'equita' e la città pubblica e quindi rinnegando nei fatti l'intera azione amministrativa portata avanti dal centrosinistra nell'ultimo decennio e mezzo". Lo ha detto Giulio Gallera, Consigliere Regionale di Forza Italia della Lombardia. Il Partito Democratico "che oggi propone una 'rivoluzione' su casa e urbanistica, dimentica che è stato proprio Pierfrancesco Maran, assessore per oltre sette anni, a definire e attuare le scelte che oggi loro stessi criticano, seguito dall'assessore Lamberto Bertolé. Un clamoroso scaricabarile - aggiunge Gallera - sintomo di una crisi politica che travolge l'intera maggioranza e che mette a nudo le profonde contraddizioni interne alla coalizione che sostiene Beppe Sala." "Non è certo per l'inchiesta giudiziaria che il Sindaco dovrebbe fare un passo indietro -- e lo ribadiamo con chiarezza, perche' Forza Italia e il sottoscritto si confermano garantisti senza se e senza ma, come sempre lo siamo stati. Ma quando un sindaco perde il sostegno del suo principale partito, e quel partito arriva a sconfessare l'intero impianto politico su cui si è retta la città per quindici anni, allora il problema é politico e non giudiziario." Sala "dovrebbe trarre le conseguenze di questa frattura profonda e prendere atto di non avere più una maggioranza credibile ne' un mandato politico coerente da portare avanti. Per il bene della città, si dimetta. - conclude Gallera - Milano merita una guida chiara, coesa e capace di affrontare le grandi sfide del presente senza vivere di scontri interni e continue retromarce."
Ore 18.40 - Toto nomi, c'è chi spinge per Granata
Dopo le dimissioni di Giancarlo Tancredi parte il toto nomi per il rimpasto di Giunta. Il Pd, il partito principale di riferimento della giunta Sala, spinge per una figura terza, di discontinuità. Una figura che pare di difficile individuazione. L'obiettivo, però, è stringere i tempi: il successore di Tancredi arriverà a stretto giro. Forse già domani. Sembra improbabile anche un valzer di deleghe. Tra i nomi caldeggiati sembra esserci quello di Elena Granata, docente del Politecnico, esperta in analisi delle città.
Ore 17.36 - Tancredi: "Tolto di mezzo l'assessore caduto in disgrazia"
"Sarà interessante vedere, tolto di mezzo l'assessore alla partita caduto in disgrazia, e ancora in assenza di quella legge nazionale di riforma organica complessiva di cui ho sempre auspicato la definizione e l'approvazione, come cambierà "l'urbanistica di Milano", se mai abbia un senso questa definizione. Come se a governarla non fosse un insieme composito di strategie politiche, valori ideali, necessità talvolta in rapida evoluzione, interessi pubblici e privati». Così l'ormai ex assessore alla
Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi.
Ore 17.31 - Majorino: "Da Sala un discorso bello e sincero"
"Dal sindaco Beppe Sala un discorso bello e sincero. Ora si dovrà andare avanti con grande combattività, unità ed energia". Così Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Consiglio regionale e componente della segreteria nazionale dem, commentando il discorso appena pronunciato in Consiglio comunale dal sindaco Giuseppe Sala sul nuovo filone dell'inchiesta sull'urbanistica
Ore 17.23 - Marcora: "Sala un piccolo sindaco"
"Deve rispondere alle nostre domande, non ai post, lei è un piccolo sindaco": si è conclusa così la replica di Enrico Marcora, consigliere di Fratelli d'Italia che è intervenuto per primo dopo il discorso in aula del sindaco di Milano Giuseppe Sala. Sala nel suo intervento ha citato il post pubblicato e poi cancellato da Marcora che ritraeva il primo cittadino in versione galeotto: "Il post che ho fatto l'ho trovato in rete - ha spiegato Marcora - è un post satirico, è stata fatta satira, Crozza avrebbe detto 'povera Milano, come siamo conciati con questo sindaco". Marcora ha poi ricordato che "io sono stato eletto nella sua lista e poi me ne sono andato perché quello che vedevo non mi piaceva. Poi mi sono candidato con Fratelli d'Italia e sono stato eletto in Fratelli d'Italia".
Ore 17.16 - Applausi per Tancredi al termine del discorso
Al termine del discorso di Giancarlo Tancredi, ormai ex assessore alla Rigenerazione urbana, che ha appena annunciato di aver rassegnato le dimissioni, la maggior parte dei consiglieri si è alzata in piedi applaudendo. Tancredi, commosso, ha ricevuto ancora strette di mano e abbracci dalla Giunta.
Ore 17.14 - Tancredi: "Deluso da alcune forze di maggioranza"
"Oltre che amareggiato per questa inchiesta sono sconfortato e molto deluso per quella che è stata la posizione espressa da alcune forze di maggioranza di questa città. Il mio cuore è sempre stato da quella, ma ci si è limitati solo a chiedere le mie dimissioni". Così l'assessore dimissionario Giancarlo Tancredi, durante la seduta consiliare di oggi.
Il video: l'assessore Giancarlo Tancredi annuncia le sue dimissioni
Ore 17.12 - Giancarlo Tancredi annuncia le sue dimissioni
"Ho rassegnato oggi le dimissioni dalla mia carica di assessore. Giungo a questa decisione, profondamente sofferta, perché ritengo sia la migliore". Lo ha annunciato l'assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, durante il suo intervento durante la seduta odierna di Consiglio comunale. Su Tancredi pende anche una richiesta di arresti domiciliari, sui cui si deciderà il prossimo mercoledì.
Ore 17.08 - Sala: "Se la maggioranza c'è, io ci sono"
"Sono più che mai motivato a fare il mio dovere fino in fondo e a proseguire nel mio incarico", ha ripreso Sala. "Se la maggioranza che mi sostiene c'è coraggiosamente io ci sono. Con tutta la passione la voglia l'amore per milano". Lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala in consiglio comunale. "Ho pensato seriamente alla possibilità di non andare avanti. Se trovo ancora la motivazione non è per mia ambizione ma per l'insegnamento che ho ricevuto da mio padre: fai quello che vuoi nella vita, ma ricordati che io ti guarderò e vorrò essere certo che starai facendo il tuo dovere fino in fondo. E oggi sono più che mai motivato a fare il mio dovere fino in fondo e a proseguire con l'incarico che i milanesi ci hanno affidato". La maggioranza in piedi ha accolto la fine del discorso del sindaco.
Ore 17.05 - Sala: "Vi sta bene che indagini riservate diventino pubbliche?"
"Non intendo dare giudizi sull'operato della magistratura": il sindaco Giuseppe Sala lo ha ribadito nel suo intervento durante il consiglio comunale per parlare dell'inchiesta sull'urbanistica in cui è indagato, notizia che ha avuto dai media. "I media dicono che non era necessario informarmi. Lo capisco e lo accetto" ma "perché è stata divulgata ai media?". "Chiedo ai mie colleghi politici: vi sta bene? Va bene che indagini riservate diventino pubbliche?", ha scandito tra gli applausi, attaccando nuovamente la magistratura.
Ore 17.03 - Sala non molla: "La maggioranza c'è e io anche"
"La maggioranza che mi sostiene c'è, coraggiosamente. Io ci sono". Lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala, parlando in Consiglio comunale. La sostanza è chiara: niente dimissioni, ipotesi che non era stata esclusa sostanzialmente fino a questa frase.
Ore 17.02 - Sala: "Giustizia e politica si occupino di ambiti diversi"
"Non possiamo tutti noi non essere d'accordo sul fatto che la giustizia e la politica debbano occuparsi di ambiti diversi e perché questa società funzioni bisogna farsi che questa distinzione ci sia. E' per questo, nel momento in cui siamo, che la nostra risposta deve essere politica". Così Beppe Sala: una stoccata alla magistratura.
Ore 17.00 - Sala: "Ho il dovere di mantenere gli impegni presi"
"Noi, e nessun altro, abbiamo il dovere di mantenere gli impegni presi con le elettrici e gli elettori": il sindaco di Beppe Giuseppe Sala lo ha detto in aula parlando alla sua maggioranza, sottolineando "l'obiettivo di tenere insieme sviluppo e aiuto a chi è in difficoltà". "Non tutto quello che abbiamo tentato è perfezione ma abbiamo mantenuto la traiettoria", ha aggiunto.
Ore 16.59 - Sala: "Il mio coinvolgimento nell'indagine? Grande sofferenza"
"È fonte di grandissima sofferenza il mio coinvolgimento nell'indagine". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, riferendo alla seduta del consiglio comunale, in merito all'inchiesta sull'urbanistica che lo vede indagato e per la quale sono stati chiesti da parte della Procura di Milano gli arresti domiciliari per l'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi.
Ore 16.57 - Sala: "Non mi destabilizzerete"
"A una parte dell'opposizione dico: se vi abbandonate a gesti plateali per avere una foto in cronaca locale potete raggiungere il vostro scopo, se lo fate per destabilizzarmi non avete alcuna possibilita'. Nella vita ho affrontato problemi molto più gravi". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel corso del suo intervento in Consiglio comunale.
Ore 16.50 - Sala: "Ho segnalato Marcora". Bagarre in aula
Al consigliere Marcora "che ha postato una mia foto in versione da galeotto, voglio dire che ho segnalato il suo gesto al presidente del Consiglio e al presidente del Senato. Quello che hanno risposto lo tengo per me. Se la forza politica a cui lei ha aderito, l'ennesima forza politica a cui lei ha aderito, le farà fare carriera, vorrebbe dire che appoggia il suo comportamento, se non lo farà vuol dire che la parte politica che guida il nostro Paese ha un minimo di rispetto". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, riferendo alla seduta del consiglio comunale, in merito all'inchiesta sull'urbanistica che lo vede indagato e per la quale sono stati chiesti gli arresti domiciliari per l'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi. Il riferimento di Sala è a un post di Enrico Marcora, consigliere FdI a Milano. L'attacco del sindaco ha infiammato il clima in aula, con le urla e le proteste dai banchi dell'opposizione. Tra chi protestava lo stesso Marcora. Attimi di bagarre, con la minaccia di sospendere la seduta. Poi il caso rientra.
Ore 16.45 - Sala: "Giorni confusi, tutto sembra oscuro"
"Non potrò essere breve e me ne ramarico. E' un momento delicato per molti motivi che hanno a vedere con la mia persona", aggiunge Beppe Sala in Consiglio Comunale. "Sono giorni confusi in cui tutto sembra diventare oscuro, le certezze sembrano vacillare e anche le fisionomie più note sembrano confondersi. Ed è per questo che io voglio essere chiarissimo", ha proseguito.
Il video: Beppe Sala, le prime parole del sindaco in Consiglio Comunale
Ore 16.40 - Sala: "Tutto nell'interesse dei cittadini"
"Tutto ciò che ho fatto nell'arco delle due sindacature, di cui ho avuto onere e onore, si è sempre esclusivamente basato sull'interesse dei cittadini e delle cittadine. Non esiste una singola azione che possa essere attribuita a mio vantaggio".
Il video: l'appello dei consiglieri
Ore 16.36 - Parla Beppe Sala: "Le mie mani sono pulite"
Il sindaco di Milano Beppe Sala, nell'introduzione al suo discorso sulle inchieste in corso che vedono coinvolto lui, esponenti della sua giunta, professionisti e imprenditori, sostiene in premessa di aver agito sempre nell'interesse dei cittadini milanesi e che le sue "mani sono pulite".
Il video: l'attesa per le comunicazioni di Sala
Ore 16.35 - Proteste a Palazzo Marino, chieste dimissioni Giunta Sala
Uno striscione riportante "L'unica salvezza per Milano è la città pubblica. Dimissioni Giunta Sala". E poi cori e grida: "Vattene", "La Giunta Sala deve andarsene". Una trentina di persone, appartenenti a diversi comitati ambientalisti, con all'interno forze politiche quali Potere al Popolo, Pci e Rifondazione Comunista, hanno protestato davanti a Palazzo Marino per chiedere le dimissioni della Giunta comunale guidata dal sindaco Sala, poco prima dell'avvio della seduta di Consiglio comunale durante la quale interverrà il primo cittadino.
Ore 16.33 - Gli assessori abbracciano Tancredi
Il sindaco di Milano Beppe Sala è arrivato nell’Aula di Palazzo Marino per le comunicazioni al Consiglio comunale dopo gli sviluppi dell’inchiesta sull’urbanistica che lo vedono coinvolto. Presente anche l’assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi, per il quale la Procura chiede gli arresti domiciliari e che va verso le dimissioni. L’assessore è stato accolto con abbracci e strette di mano dagli altri colleghi della giunta. Presenti in Aula, tra il pubblico, esponenti dem come Pietro Bussolati e Simona Malpezzi, Alessandro Capelli, Silvia Roggiani, oltre a Ivan Scalfarotto di Italia Viva. Per permettere a più cittadini in fila per seguire l’assemblea, è stato aperto uno streaming in Sala Brigida.
Ore 15.53 - I contestatori attendono Sala
Fuori da Palazzo marino, protestano i movimenti Potere al Popolo e Cambiare Rotta, chiedendo "trasparenza e fine della Milano vetrina". Intanto resta in bilico anche il progetto di vendita dello stadio di San Siro e delle aree limitrofe a Inter e Milan: il voto potrebbe slittare a settembre.
Ore 15.28 - Parodi (Anm) nega coincidenza tra l'inchiesta di Milano e quella su Salvini
“Io sono un po' sorpreso di alcune dichiarazioni che ho sentito provenire dalla politica. Questa della ‘coincidenza’ poi è davvero stupefacente. Si ipotizza una ‘regia generale’ delle procure italiane per cui a un certo punto se Palermo fa il ricorso in Cassazione sulla vicenda Salvini allora c'è qualcuno che decide che Milano deve equilibrare le cose? Io sono stupefatto, faccio il magistrato da 35 anni, questa regia non esiste, ma non è che ho dei dubbi, non esiste proprio”. Così il presidente dell’Anm Cesare Parodi, a ‘L’Aria che tira’ su La7 in merito alle dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini che ha trovato ‘curioso’ che il suo processo sia stato riaperto proprio nei giorni in cui è stato indagato il sindaco di Milano Beppe Sala.“Ogni procura lavora per proprio conto, fa le sue scelte, giuste o sbagliate che siano. Evidentemente chi vuole vedere delle coincidenze evidentemente ha una visione delle cose che dal punto di vista politico, per carità, ci può stare, ma dal punto di vista della realtà sinceramente non trovo alcuna conferma”, conclude.
Ore 15.24 - Gentiloni difende Beppe Sala
"Non conosco le inchieste, conosco Beppe Sala. Rispetto il lavoro della magistratura e penso che Sala, oltre a essere un bravo sindaco, sia una persona perbene sulla cui onestà nessuno dovrebbe dubitare". Lo dice Paolo Gentiloni, ex presidente del Consiglio dei ministri e ora copresidente della task force Onu sul debito internazionale, rispondendo a una domanda sulle inchieste dell'urbanistica a Milano a margine del Giffoni Film Fest. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi dice: "Il sindaco Sala deve andare avanti, deve continuare il suo percorso amministrativo, un grande sindaco che ha fatto tanto per la città. Poi le valutazioni sugli aspetti giudiziari sono valutazioni che deve fare la magistratura, non bisogna semplificare ma andare avanti ed eventualmente correggere quelli che sono stati degli errori. Milano è una città molto importante per il nostro paese e quindi bisogna operare con grande prudenza, con grande attenzione e fermezza, andando avanti in questa esperienza politica e amministrativa che ha dato tanto alla città di Milano".
Ore 15.01 - FdI, cinque domande a Sala
"Non conosco le inchieste, conosco Beppe Sala. Rispetto il lavoro della magistratura e penso che Sala, oltre a essere un bravo sindaco, sia una persona perbene sulla cui onestà nessuno dovrebbe dubitare". Lo dice Paolo Gentiloni, ex presidente del Consiglio dei ministri e ora copresidente della task force Onu sul debito internazionale, rispondendo a una domanda sulle inchieste dell'urbanistica a Milano a margine del Giffoni Film Fest. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi dice: "Il sindaco Sala deve andare avanti, deve continuare il suo percorso amministrativo, un grande sindaco che ha fatto tanto per la città. Poi le valutazioni sugli aspetti giudiziari sono valutazioni che deve fare la magistratura, non bisogna semplificare ma andare avanti ed eventualmente correggere quelli che sono stati degli errori. Milano è una città molto importante per il nostro paese e quindi bisogna operare con grande prudenza, con grande attenzione e fermezza, andando avanti in questa esperienza politica e amministrativa che ha dato tanto alla città di Milano".