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Achille Lauro a Sanremo, il generale Rodolfo Sganga lo travolge: "Il Tricolore per terra all'Ariston? Gli ha mancato di rispetto"

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Achille Lauro è uno degli artisti più criticati di questa edizione di Sanremo. Soprattutto per via delle esibizioni fuori dalle righe. Una delle sue performance, in particolare, non è piaciuta: quella in cui si è presentato sul palco dell’Ariston brandendo il Tricolore, per poi lasciarlo cadere a terra e iniziare a cantare. Il gesto è stato duramente criticato dal generale di brigata Rodolfo Sganga, comandante dell'Accademia Militare di Modena.

 

 

 

“Il Tricolore è sopravvissuto fino ad oggi a combattenti, avversari, eventi e vicissitudini che hanno tentato di strapparcelo. Sopravvivrà anche a questo signore vestito di piume - ha scritto il generale in un post su Facebook rivolto agli allievi ufficiali dell'Accademia -. Il Tricolore è una cosa seria. È il simbolo della nostra Patria che è la Terra dei Padri. E la Patria non è un concetto astratto, anzi! Rappresenta la nostra storia, le nostre tradizioni, i nostri Valori, la nostra cultura, la nostra lingua, le nostre famiglie”. E ancora: “Ricordatevelo ogni volta che vedrete qualche “fenomeno del momento” che gli manca di rispetto”.

 

 

 

Sganga, nato a Varese nel 1967, è un paracadutista e già comandante della brigata paracadutisti “Folgore”, capo sala operativa del Comando delle Forze Operative Terrestri, capo sala operativa e capo della sezione piani Nato dello Stato maggiore dell’Esercito. Come scrive il Giornale, inoltre, Sganga è stato addetto militare nell’ambasciata d’Italia a Washington e ha partecipato a diverse operazioni in Kosovo, in Afghanistan e in Libano.

 

 

 

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