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Elisabetta Sgarbi, l'inquietante rivelazione: "Sento il fantasma di mamma e papà, sono ovunque". Ecco come appaiono

 Elisabetta Sgarbi

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Elisabetta Sgarbi, editrice, regista, talent scout si confessa in una intervista a Il Corriere della sera. Una riflessione molto intima che parte dall'isolamento per la pandemia, dall'arrivederci a Milano per il ritorno nella sua provincia: "È stato straniante tornare a vivere per un periodo così lungo nella casa dove sono cresciuta, dove sono stata bambina e ragazza, senza avere intorno i miei genitori. E d'altra parte li vedevo, i miei genitori, anche se non c'erano, nelle cose, nelle stanze, negli alberi. Fantasmi un po' ovunque", racconta l'editrice. "Poi, nella casa di Ro, non ci sono semplici cose, ma opere d'arte collezionate da mio fratello e mia madre e ora nella Fondazione di famiglia: e le opere d'arte parlano, ti guardano, sono tutt' altro che neutrali".

 

 

Insomma, dopo tanto correre, il futuro invita a riprenderci il tempo: "Io ho il terrore del tempo, nel senso che ho paura di perderlo, di mancarlo", come "quei versi di Andrew Marvel, in Alla amante ritrosa: 'Così sebbene non si possa obbligare il nostro sole/ a fermarsi/ possiamo tuttavia obbligarlo a correre'". Elisabetta Sgarbi ha sentito il peso della solitudine, "la pandemia mi ha costretto a una maggiore solitudine", spiega, "a pensare di più a quello che andava fatto e che stavo facendo. Ho paradossalmente lavorato di più, ma in modo più ragionato". 

 

 

La Sgarbi, che si firma con lo pseudonimo Betty Wrong (Elisabetta Sbagliata) confessa che in lei "c'è una inquietudine di fondo, che mi porta a seguire strade che mi si aprono, senza sapere dove vanno a finire. Ma inizio a percorrerle. Sono strade divergenti dalla rotta principale, ma poi si ritrovano i collegamenti, le convergenze. A volte le strade 'sbagliate', cioè diverse e nuove, si rivelano più ricche di opportunità delle strade maestre. E anche quando sembrano non portare da nessuna parte, in realtà hanno un significato".

 

 

E per quanto riguarda la politica Elisabetta Sgarbi è molto critica: "Non sopporto tutta questa politica che occupa la televisione sette giorni su sette, a tutte le ore, per dire poco più del nulla. Bisognerebbe ribellarsi. Bisognerebbe porre dei limiti estetici, di buon gusto". Anche sul creddre nella green generation, dice: "Credo nel senso del prendersi cura delle cose, delle persone, della natura e anche delle parole. Il tema dell'ambiente va posto insieme al tema del paesaggio, come ha scritto recentemente il Presidente Mattarella ed è la battaglia storica di mio fratello Vittorio".

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