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Beppe Severgnini travolge Di Maio e Conte: "Agli Esteri i grillini devono studiare"

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Si parla della débâcle del Movimento 5 Stelle a Otto e Mezzo. Nella puntata di mercoledì 18 maggio su La7, tra gli ospiti di Lilli Gruber anche Andrea Scanzi e Beppe Severgnini. Sono loro due a descrivere la disfatta di Giuseppe Conte, che ha perso la presidenza della Commissione Esteri del Senato. Dopo l'espulsione di Vito Petrocelli a causa di alcune frasi legata alla guerra in Ucraina, Ettore Licheri non è riuscito a prendere la poltrona andata invece a Forza Italia. Da qui lo sfogo del leader del M5s che ha confessato l'esistenza di "una nuova maggioranza". 

 

 

 

"Penso sia un pretesto, - esordisce il giornalista del Fatto Quotidiano -. Il Movimento 5 Stelle doveva prevederlo che non avrebbe vinto la presidenza alla Commissione Esteri al Senato. Nonostante questo Giuseppe Conte ha preferito mandare un suo uomo, piuttosto che aiutare Luigi Di Maio".

 

 

Ecco allora l'interruzione di Severgnini che in poche parole sminuisce i pentastellati: "Già non si capiva cosa facessero ad avere la presidenza prima - prosegue -, basta pensare cosa ha fatto Di Maio con i gilet gialli". Insomma, per il giornalista la materia "esteri" è molto complessa: "I grillini devono studiare, imparare". "Tutti devono farlo", dice a quel punto Scanzi per smorzare i toni.

 

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