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Flavio Briatore, agguato a Roma: "Via i tavolini", che roba è l'Italia

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Il comune di Roma avrebbe negato a Flavio Briatore la possibilità di continuare a utilizzare lo spazio esterno al suo locale, il Crazy Pizza di via Veneto. Per questo, secondo quanto riportato da Repubblica, l'imprenditore si sarebbe sfogato: "In Italia è così, non si può lavorare. Anche se devo dire che, a differenza di Roma, a Milano non hanno fatto alcun problema per prorogarci l'occupazione del suolo pubblico con tavoli e sedie, abbiamo due terrazze". Insomma, mister Billionaire punta il dito contro l'amministrazione di Roberto Gualtieri.

 

 

 

"Il locale di Briatore - si legge sul quotidiano - negli ultimi mesi è stato l'unico elemento di vivacità in quello che un tempo era il salotto buono della città e dove ora si susseguono segnalazioni sul degrado della zona e le scoperte degli inquirenti su investimenti sporchi fatti dal crimine organizzato". "Abbiamo dato una grande mano a via Veneto - si sarebbe sfogato Briatore - ora aprirà Nobu (il ristorante giapponese di Robert De Niro, ndr). Se poi cominciamo a dire che i tavoli danno fastidio... comunque ora vedremo". In ogni caso il permesso per l'occupazione dell'area scadrà a giugno e la prima richiesta di proroga fatta dalla società sarebbe stata bocciata. Per avere una risposta, tra l'altro, l'imprenditore avrebbe dovuto fare perfino un ricorso al Tar.

 

 

 

La relazione tecnica per la nuova occupazione di suolo pubblico non avrebbe convinto gli uffici della Capitale. Di qui la consegna di alcune prescrizioni alla società che gestisce il locale di Briatore. Ora, recepiti gli adeguamenti richiesti, la stessa società ha presentato una seconda richiesta per poter continuare a sistemare ombrelloni, tavoli e sedie su via Veneto. Non resta che attendere.

 

 

 

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