Massimo Giannini è intervenuto a Tagadà, la trasmissione di La7 condotta da Tiziana Panella, per commentare gli ultimi sviluppi legati al Pnrr. “Siamo sempre stati lenti nell’attuare le opere pubbliche, d’altronde siamo qui a parlare da 50 anni del ponte sullo stretto…”, ha esordito il direttore de La Stampa, secondo cui però è un altro l’aspetto più interessante di questa vicenda: “È il metodo”.
Giannini "tarocca" l'intervista contro Meloni: "Rischio autoritarismo". Ma...
Che a Massimo Giannini questo governo non piaccia non è una novità. Da lì a forzare un'intervis...“Bisognerebbe avere rispetto di tutti gli organi di garanzia - ha sottolineato - dei potei terzi dello Stato, di quelli neutri che non hanno alcun interesse specifico nel rompere le scatole ma che esercitano banalmente la funzione di controllo e di bilanciamento dei poteri che è prevista dalla Costituzione. Tutto questo al potere politico dà sempre fastidio. In questa fase, a partire dal caso della Corte dei Conti, vedo una democrazia che inizia a prendere una torsione vagamente autoritaria: se il governo non riconosce le funzioni di controllo degli altri poteri, e anzi tende a delegittimarle costantemente, la qualità della nostra democrazia ne risente”.
FdI, delirio totale sulla "Stampa" di Giannini: "Pericolo nero", chi accusano
Dicasi “inchiesta” una indagine o ricerca diretta a ottenere un’esauriente quantità di dati rel...“La tendenza è sempre più accentuata - ha aggiunto Giannini - perché lo spirito di rivalsa nasconde l’attitudine culturale, psicopolitica di questa maggioranza. L’idea dell’underdog che ce l’ha fatta e che oggi non riesce a separarsi da quella funzione: eravamo quelli che stavano nelle fogne, fuori dall’arco costituzionale, adesso abbiamo il potere - ha chiosato - e ci vendichiamo”.