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Generale Vannacci? Pierluigi Battista: "Mi fanno più impressione Scanzi e Travaglio"

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Il libro più venduto in Italia è quello del generale Roberto Vannacci, "ma a me fa impressione che siano sempre primi anche quelli di Travaglio e Scanzi": ci scherza su Pigi Battista, ex firma del Corriere della Sera oggi opinionista per l'Huffington Post, presentando in una intervista al sito Mowmag.com il suo ultimo libro, I miei eroi. Un amore testardo e duraturo (La Nave di Teseo) dedicato a due grandi irregolari del Novecento come Hannah Arendt, Albert Camus e George Orwell. Un libro, insomma, controcorrente e pure contro il politicamente corretto.

Tutti i tre giganti del pensiero amati da Battista hanno dovuto sfidare "un metodo che nega la discussione e il confronto delle idee e diventa linciaggio. Hanno resistito e pagato il prezzo della solitudine. Soli contro tutti. Anche con il proprio mondo di appartenenza", cioè quello della sinistra culturale e politica. Quel linciaggio che oggi sembra essersi trasferito sui social, "basta una parola e ti ci impiccano. C’è in giro un odio pazzesco. Un odio delle persone con un nome e un cognome, non solo dei profili fake".

 

 

 

Da qui a Il mondo al contrario, controverso libro del generale Vannacci, il passo è breve. "A me fa impressione anche che nei primi posti in classifica ci siano sempre i libri di Marco Travaglio e Andrea Scanzi. Non farei troppo lo schizzinoso. Dopodiché, bisogna pensare che se gli suoni la grancassa qualcuno si interessa a lui. 'Quello è il mostro' si continua a dire e la gente va a vedere se è vero. Io eviterei le demonizzazioni eccessive proprio per evitare che l’attrazione per il 'demoniaco' prenda il sopravvento". Esattamente il contrario di quanto sta accadendo da settimane tra i democratici "progressisti". 

 

 

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