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La Russa contro Report: "Querelo tutti", ecco chi finisce nel mirino

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Sigfrido Ranucci torna con Report. Quello dell'8 ottobre su Rai 3 è un appuntamento inusuale, visto che per quest'anno il programma andrà in onda domenica e non più lunedì. E con cosa poteva iniziare se non con un'inchiesta contro un big dell'attuale governo? Ad anticipare cosa andrà in onda è lo stesso conduttore: "Siamo andati a esplorare il passato del suo nume tutelare, Ignazio La Russa. Siamo andati alle origini del potere della sua famiglia".

 

Quanto basta a scatenare la reazione del diretto interessato, ora pronto a querelare. "Va subito affermato che dopo quasi due mesi di costose ricerche e di troupe sguinzagliate in varie regioni d'Italia, non avendo potuto trovare nemmeno un briciolo di attività non solo illegali ma anche solo inopportune del Presidente La Russa, Ranucci e i suoi compagni" di Report "hanno optato per cercare disperatamente di infangare suo padre e la sua famiglia - ed è questo l'aspetto che più fa infuriare il Presidente del Senato - con ricostruzioni del tutto difformi dalla verità e gravemente lesive dell'onore di chi, a cominciare dal defunto Antonino La Russa che oggi avrebbe 110 anni, in vita sua mai è stato oggetto neanche di un avviso di garanzia per qualsivoglia ragione", si legge in una nota del portavoce del presidente del Senato.

Addirittura - si legge ancora - "Report 'accusa' quest'ultimo di essere stato dopo il 1956 vicepresidente della Liquigas, società di quel finanziere Michelangelo Virgillito (tuttora osannato come benefattore della Chiesa e che mai ha avuto problemi giudiziari) che la trasmissione di Ranucci falsamente accusa per un episodio risalente al 1938. Ben 18 anni prima che il padre del Presidente La Russa lo conoscesse. Ripetiamo: 18 anni prima di conoscerlo!", prosegue la nota.

 

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