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Matteo Salvini, Maroni svela il piano che stravolge la Lega: "Ora azzera poltrone e nome del partito"

Gino Coala
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Altro che crisi di governo, altro che nuova maggioranza in parlamento con Forza Italia e Fratelli d'Italia. La strategia di Matteo Salvini secondo Roberto Maroni è quasi obbligata, e di certo non prevede un ritorno al passato. Al Fatto quotidiano l'ex governatore della Lombardia spiega quali saranno i prossimi passi del leader della Lega, a discapito del fracasso scatenato in questi giorni dallo scontro nel governo sulla Tav: "Essendo molto più bravo - dice Maroni - realizzerà il sogno di Umberto Bossi: tenere a battesimo il partito egemone che copra e inglobi tutta l'area di centrodestra. Lui sarà lo speaker dei sovranisti italiani e quella cosa lì nascerà a maggio". Leggi anche: Salvini: "Non stacco la spina al governo, con Forza Italia ho chiuso" La data della svolta ancora una volta è fissata alle prossime elezioni, in questo caso le Europee. Una strada condizionata, soprattutto da come oggi è composta la coalizione di centrodestra: "Finché c'è Silvio ed esiste Forza Italia, lui starà alla larga - ha aggiunto Maroni - Figurarsi se si inguaia la vita mettendosi a fare accordi e a negoziare seggi col centrodestra. Con Salvini non esiste più né il centro né la destra. Soltanto, come detto, un'area sovranista che raccolga (in ordine sparso) la moltitudine. E proprio domani ne avremo una conferma". La prima tappa della svolta salviniana infatti comincerà l'11 marzo, quando si riunirà il Consiglio federale della Lega che "a quel che so, deciderà il commissariamento di tutte le sue strutture federali del partito. Bisogna preparare la rivoluzione, bisognerà cambiare da cima a fondo". Di novità in cantiere ce ne sarebbero tante, compreso un nome nuovo per il partito salviniano: "Non mi stupirei di vedere sulla scheda elettorale per le Europee un nome nuovo, anche se non mi sembra per il momento attuale la questione. Salvini ha comunque già cambiato i colori, da verde a blu senza tumulti di piazza".

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