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Francesco Boccia, crisi di governo: "Conte come Ghandi, noi a schiena dritta perché rischiamo di schiantarci"

Cristina Agostini
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"No, non possiamo consentire al Paese di rivivere l'incubo vissuto per 15 mesi, come dimostra la reazione chiara, con la schiena dritta, di Conte e del Pd", dice Francesco Boccia, ministro agli Affari regionali, in una intervista al Corriere della Sera in cui sostiene che è inutile far finta di nulla o "nascondersi" sul fatto che non presentarsi in Consiglio dei ministri e minacciare la sfiducia di un ministro come ha fatto Italia Viva "è fare un passo verso la rottura". Quindi la pazienza ha un limite, secondo il ministro, e questo limite "è quando rischi di schiantarti contro il muro". Leggi anche: Crisi di governo? La strategia di Salvini: il ruolo di Giorgetti per sfruttare il crollo di Conte Continua: "Questo Paese cambierà quando sarà chiaro che sarà finita la stagione dei ricatti. La domanda vera ora è: si riparte domani mattina o si continua con gli aut aut?". Secondo Boccia, in questo senso il premier è addirittura come Ghandi, ha una pazienza infinita: "Conte è una persona seria. Media fin dove può", "ero abituato a Prodi, ma vi assicuro che Conte lo supera. Io mi sono autodefinito gandhiano, per non litigare sull'autonomia differenziata, ma Conte è oltre Gandhi". Anche perché Renzi non si sa davvero cosa voglia. "Non so rispondere, ho finito le parole. Vorrei che fosse coerente. Quel che è certo è che non ci faremo trascinare nella guerriglia", "L'alternativa a questo governo è dare la parola al presidente della Repubblica. E far resuscitare la destra sovranista".   

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