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Alessandra Ghisleri sulla Lega: "Le inchieste galvanizzano gli elettori di Salvini". Il paradosso: i magistrati spingono il Carroccio

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“La verità è che le persone sono infastidite”. Alessandra Ghisleri spiega perché tutto l’accanimento giudiziario sulla Lega e in particolare su Matteo Salvini può rivelarsi un clamoroso boomerang. Di certo c’è che dietro alle inchieste sui fondi ed al ritorno mediatico della vecchia indagine sulla Russia c’è una precisa logica politica: “Se tutto questo è la riproposizione del vecchio gioco che ora ha nel mirino la Lega? Esatto”, ha dichiarato quasi rassegnato Luca Palamara. Il quale sa bene come funziona la giustizia ad orologeria, avendo fatto parte della cabina di regia salvo poi ritrovarsi dall’altro lato della barricata.

“Addirittura questi argomenti finiscono per galvanizzare gli elettori dei bersagli - ha spiegato la Ghisleri - che vedono nei loro beniamini dei martiri. È un meccanismo perverso: ad esempio, che senso ha indicare gli impresentabili nelle liste a due giorni dal voto? Semmai avresti dovuto farlo settimane prima per dar modo, a chi avesse voluto, di cambiare le candidature. La verità è che tutto ormai appare strumentale”. Strumentale al punto che, secondo Augusto Minzolini, la “ripetizione, la scontentezza del meccanismo, questi trent’anni trascorsi all’insegna dell’uso politico della giustizia ha fatto assumere la fenomeno i tratti della parodia”. 

 

 

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