Una attrice e una artista fanno politica in piena regola, vengono fermate dai carabinieri e il buon Angelo Bonelli parla di "arte censurata". Il cortocircuito della sinistra che si arroga il diritto di etichettare come "arte" qualsiasi manifestazione di dissenso puramente politico, invocando di conseguenza il lasciapassare per qualsiasi "provocazione" sta tutta nel gesto di Anna Foglietta e Laika al Lido di Venezia e nelle parole del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.
Sono state ore di tensione quelle trascorse giovedì alla Mostra del cinema. In un clima già rovente per le quotidiane dimostrazioni di ostilità a Israele e vicinanza ai palestinesi, la foglietta e la street artist Laika hanno deciso di lanciare l'ultimo lavoro di quest'ultima, We are coming, con una dimostrazione in pieno stile ProPal. Poco prima dell'approdo all'Excelsior, le due artiste sono state fermate dai carabinieri a bordo di una lancia su cui sventolava la bandiera palestinese a sostegno della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza.
Venezia, fermata Anna Foglietta: cosa le sequestrano
I carabinieri hanno fermato al Lido di Venezia, poco prima dell'approdo all'Excelsior, la lancia con Laika e Ann...Le forze dell'ordine a quel punto hanno fatto scendere tutti dalla barca e sequestrato sia l'opera d'arte che la bandiera. "O si sta dalla parte degli oppressi, o si è complici. Anche il silenzio è complicità", ha detto Laika, che a Barcellona ha già dipinto sulle navi della Flotilla in partenza per Gaza la sua nuova opera". Il mondo delle opposizioni è letteralmente esploso d'indignazione.
"Che in questo Paese si arrivi a fermare e a identificare un'attrice come Anna Foglietta e un'artista come Laika colpevoli di sventolare la bandiera di Palestina è un fatto inconcepibile. Un altro pessimo segnale, il Viminale chiarisca al più presto", scrive sui social Nicola Fratoianni di Avs. Anche dal Pd Matteo Orfini e Michela Di Biase arriva la richiesta di un chiarimento al governo. "Il governo spieghi quale reato è stato commesso", dice Giovanni Barbera del Prc.
"Quello che è successo oggi a Venezia - aggiunge il carico Bonelli - è semplicemente assurdo. In Italia, nel 2025, si arriva a censurare l'arte e a reprimere chi sostiene, in modo pacifico e nonviolento, la causa del popolo palestinese. Un popolo stremato da 17 anni di assedio e da un genocidio sotto gli occhi del mondo. Io sto con Laika, con Anna Foglietta e con tutte e tutti coloro che scelgono la parte giusta della storia: quella di chi non resta in silenzio di fronte a una ingiustizia così grande. La libertà non si sequestra, la solidarietà non si ferma".