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Sesso durante il matrimonio? Ecco quanto si fa: dati sconvolgenti

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Daniela Mastromattei
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«Anto' fa caldo», così la seducente Luisa Ranieri con addosso una mini sottoveste cerca di tenere a bada le avances del focoso marito in una calda e afosa serata di mezza estate. Era uno spot televisivo diventato il tormentone del 2002. Una scena che probabilmente si ripete chissà quante volte in questi giorni, complici le bollenti temperature straordinarie. Certo, è facile in questa stagione dare la colpa a Lucifero (l'anticiclone africano) per respingere il partner, mantenendo la scusa del classico mal di testa nel resto dell'anno. Che tra l'altro ha pure i giorni contati: secondo alcuni studi l'eccitazione cancellerebbe emicrania e dolori dovuti alle tensioni muscolari. Tuttavia, nel fantastico mondo del matrimonio («...in ricchezza ein povertà finché morte non vi separi») il sesso si fa desiderare. E chissà che non abbia ragione Oscar Wilde nel dire che non bisognerebbe mai sposarsi e restare sempre innamorati (in case separate).

Appena fidanzati l'erotismo è a mille ogni momento (nonostante i richiami della Chiesa, ribaditi recentemente da Papa Bergoglio, sulla preziosa virtù della castità prima delle nozze). Poi, che succede? «L'amore non consiste nel guardarsi l'un l'altro, ma nel guardare insieme nella stessa direzione», direbbe Antoine de Saint Exupéry, autore de Il Piccolo Principe. «La vita di una coppia è caratterizzata da varie tappe e una routine che portano a diversi cambiamenti, a nuovi equilibri e a piccoli grandi aggiustamenti reciproci», spiega a Libero la sessuologa Maria Antonietta Donà. «Fare sesso è anche un modo di comunicare; da sposati, o conviventi, ci sono tanti altri modi di comunicare e amarsi; si lavora insieme sul progetto famiglia. Ma non è detto che se diminuisce la frequenza con cui si fa sesso diminuisca di conseguenza anche la soddisfazione erotica», aggiunge la dottoressa Donà.

«La sessualità va coltivata, bisogna continuare a corteggiarsi e a non dare mai nulla per scontato; per esempio è utile rivivere quei momenti che hanno permesso l'innamoramento inziale, come la cena fuori, il week end, vestirsi come piace al partner, truccarsi. E al primo campanelo d'allarme, è importante aprirsi, parlare, raccontarsi. Rimandare il confronto peggiora solo le cose». La verità è che l'uomo e la donna vivono il sesso in modo diverso. «Lui lo desidera più spesso anche da un punto di vista biologico, mentre lei punta più a un benessere psicofisico, ama sentire il compagno vicino sotto altri aspetti», sottolinea la sessuologa. Come si misura la salute erotica di una coppia? Studi recenti sostengono che dovrebbero fare l'amore una volta a settimana. Siamo lontani dalla ricetta di Jennifer Lopez e Ben Affleck che hanno inserito una bizzarra clausola nel contratto prematrimoniale, ovvero la frequenza di ben quattro rapporti sessuali a settimana. È stata un'iniziativa della Lopez che però Affleck sembra aver sottoscritto con piacere. Ma può essere davvero questa la soluzione per evitare infedeltà e mantenere nel tempo un buon rapporto di coppia?

C'è chi è critico. «Programmare a tavolino la vita intima è del tutto controproducente», spiega Marco Inghilleri, psicoterapeuta, sessuologo e vicepresidente della Società italiana di sessuologia ed educazione sessuale (Sises), in un'intervista al Mattino «formalizzare una condizione che non è formalizzabile è impossibile; il matrimonio dovrebbe essere un punto di arrivo di un innamoramento. Bisogna sapere adattare la storia della coppia ad esigenze in evoluzione. Si inizia con tutta una serie di presupposti legati all'innamoramento, ma poi dopo cinque anni, anche per una questione di carattere biologico, il desiderio cala. Entriamo in crisi, però solo se cerchiamo di parametrare la relazione attuale con i presupposti iniziali».

Ecco perché bisogna essere preparati e «avere la capacità di trasformare la sessualità da una dimensione erotica ad una di tipo affettivo e a manifestazioni di amore. In genere, nel rapporto di coppia si parte con la malsana aspettativa di sentirsi amati, ma poi col tempo bisogna riuscire a imparare che amare è più importante di essere amati. Che è anche un modo per uscire dalla dimensione commerciale del do ut des (dal latino: io do affiché tu dia): un ricatto paradossale», afferma Inghilleri. Invece «l'amore non aspetta di essere invitato, si offre per primo», come scriveva il poeta spagnolo Fray Luis de León. «Nella fase iniziale il desiderio sessuale è parte integrante della conoscenza e di fusione delle due persone; un modo per entrare in sintonia con l'altro attraverso il proprio corpo», asserisce la psicoteraputa Mioli Chiung. «E man mano che la relazione si consolida si crea un sentimento di sicurezza emotiva, di fiducia e appartenenza che, a volte, va a rimpiazzare il desiderio sessuale».

IN BIANCO
Ecco qua. Dopo qualche anno la passione si trasforma in amicizia, condivisione e complicità. I "sexless marriage", come li chiamano gli anglosassoni, secondo le ricerche, coinvolgono circa il 30 per cento delle coppie. «Accettare un matrimonio bianco vuol dire vivere felici, perché in un rapporto è proprio la sessualità il tema di conflittualità più frequente», ne è convinto Paolo Crepet. La pensa così anche la sessuologa Roberta Rossi: «La decisione comune rende paritaria la rinuncia e in questo modo la coppia gode di una maggiore vicinanza emotiva che soddisfa probabilmente il bisogno di intimità e che dunque non lascia percepire la necessità di intraprendere un'attività sessuale. Quindi se vissuta da entrambi come non limitante la mancanza non esiste, si annulla e i partner possono godere appieno della loro relazione affettiva. A quel punto diventa essenziale sentirsi amati». E «se vuoi essere amato, ama», direbbe Seneca. Per chiudere, meglio affidarsi al pensiero di Pedro Almodòvar: «L'erotismo è importante non per il sesso in sé, ma per il desiderio. Il sesso è solo ginnastica, il desiderio è forza del pensiero. E la forza del pensiero ha un potere immenso, può fare qualunque cosa».

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