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Morbillo, Bassetti: "Ormai è tornato e non si fermerà, qualcosa non funziona"

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"Ormai è tornato e non si fermerà". L'infettivologo Matteo Bassetti lancia un nuovo inquietante allarme per la salute di milioni di italiani: il morbillo. Secondo il direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, intervistato dall'agenzia Adnkronos Salute, il morbillo "è tornato a essere un problema nel nostro Paese: i numeri continuano a dimostrarlo. Da maggio a giugno sono cresciuti i casi e questo evidenzia che è probabile che non si fermerà e continuerà a crescere con un migliaio di casi entro fine anno".

"Ma è la punta dell'iceberg perché ci sono tante diagnosi di morbillo non fatte - avverte ancora Bassetti -, casi che sono scambiati per altre patologie. Siamo tornati nel 2024 ad avere a che fare con il morbillo, oltre 700 casi quest'anno vuol dire un aumento di oltre 10-15 volte rispetto al 2023". Il bollettino sul morbillo dell'Iss ha registrato 717 casi nei primi 6 mesi del 2024, con un aumento dei contagi da maggio (131) a giugno (151).

 

 

 

"La maggioranza sono soggetti non vaccinati e questo vuol dire che c'è qualcosa che non funziona nel nostro Paese, perché nonostante l'obbligo vaccinale alcune regioni non hanno raggiunto il 95% della copertura - evidenzia Bassetti -. Allora nonostante l'obbligo ci sono persone che non vaccinano i figli e preferiscono pagare la sanzione. Quindi il problema non è che togliendo l'obbligo e mettendo una raccomandazione si risolve il problema ma inasprendo invece la legge si può migliorare la copertura. La salute dei bambini - conclude l'infettivologo - deve essere tutelata non dall'intelligenza più o meno alta di un genitore ma da un grande sistema sanitario nazionale". 

 

 

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