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Silvia Toffanin, dopo Verissimo Signorini la incorona: "Al di là dell'infinita tristezza". Lettera clamorosa

Giulio Bucchi
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Il caso Pamela Prati ha portato Alfonso Signorini a un gesto clamoroso, forse storico. Nell'ultimo numero del settimanale Chi, il direttore si schiera pubblicamente a fianco di Silvia Toffanin per l'intervista "a schiena dritta" alla showgirl nell'ultima puntata di Verissimo. Un faccia a faccia tesissimo sul "giallo del matrimonio" che ha portato la showgirl ad abbandonare in lacrime lo studio per 20 minuti. Leggi anche: La Prati lascia lo studio di Verissimo. Cosa le ha detto la Toffanin per scatenare tanta rabbia "Mi capita raramente, quando guardo la tv da casa, di immedesimarmi totalmente nel conduttore di un programma. Bene, sabato scorso vedendo Silvia Toffanin a Verissimo mi è successo - ha scritto Signorini nella sua lettera aperta -. Brava Silvia! Intervistando Pamela Prati non le ha concesso sconti, l'ha incalzata con un fuoco di domande, mettendola piano piano all'angolo del ring". La Toffanin, sottolinea Signorini, in quel momento "è stata la voce di milioni di telespettatori che avrebbero rivolto a Pamela le stesse domande sul suo matrimonio fantasma, pretendendo di sapere la verità". Ironicamente, Signorini ricorda che il raptus della Prati ha ricordato "quel Chiamatemi un taxi, momento di isteria televisiva di imperitura memoria, con cui, con lo stesso tempismo, qualche anno prima aveva abbandonato la casa del Grande Fratello Vip". Il direttore assegna poi un immaginario "Telegatto" al commento della Toffanin, nello studio deserto: "È tutto una barzelletta che non fa neanche più ridere". Conclusione amara per "l'infinita tristezza di tutto ciò che è accaduto (una sorta di Viale del tramonto 2.0)" ma dolce per il piacere di "vedere quanto la Toffanin sia cresciuta". "È diventata la padrona del mezzo televisivo, ha acquistato in umanità, spessore ed empatia con il pubblico". Più promossa di così, non si può.

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