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Barbara d'Urso e l'attacco di Yari Carrisi, il retroscena sulla reazione del padre Al Bano

Francesco Fredella
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Tutti aspettavamo le scuse di Yari Power (come si fa chiamare su Instagram) a Barbara d’Urso. Nulla. Dopo aver augurato la morte alla conduttrice (un gesto da condannare assolutamente), il figlio di Al Bano e Romina non ha speso nemmeno una parola per fare mea culpa. Avrebbe dovuto dire: “Ho sbagliato”. Avrebbe dovuto scriverlo a cubitali. Non è accaduto. E’ passata una settimana da quel post di fuoco, orribile. Silenzio. Che fa rumore. 

 


Dopo aver scatenato una bufera mediatica, Yari si è arrampicato sugli specchi con un altro post. Che non ha assolutamente migliorato la situazione. Al Bano, da quanto si apprende, si sarebbe infuriato. “E’ mortificato”, si legge su Novella2000. Una reazione abbastanza comprensibile, visto che Yari ha commesso un errore gravissimo. A nulla sono serviti gli appelli dei giornalisti e dei fan della d’Urso, che aspettavano le scuse del figlio di Romina e Carrisi. Zero. “Sarebbe bastato un mazzo di fiori spedito alla d’Urso oppure una frase di scuse reali, un biglietto o una lettera”, spiffera una fonte segreta di Cellino (che contattiamo telefonicamente). La nostra gola profonda conosce bene Yari. Che è rimasto in silenzio. Commettendo un errore imperdonabile: chiedere scusa è fondamentale quando si sbaglia. Ma forse prima di scrivere un post sarebbe meglio contare fino a dieci, anzi cento. Mille. Per evitare errori. Anche Al Bano è però entrato nel merito della questione: "Albano è mortificato”, ha spifferato Roberto Alessi, il direttore di Novella 2000.

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