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Napoli, Cassano svela il segreto: "Chi sono i veri scappati di casa"

Giampiero De Chiara
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Vuoi vedere che questa volta Antonio Cassano aveva visto giusto? FantAntonio è stato "massacrato" mediaticamente per aver definito «scappati di casa» i compagni di squadra con cui Diego Maradona vinse il suo primo scudetto a Napoli, suscitando ovviamente anche la rabbiosa reazione di chi quel titolo lo aveva vinto (Ferrara, Renica, Bruscolotti, Bagni, Giordano, Carnevale, De Napoli tra gli altri). L'ex calciatore ha poi anche cercato di rimediare alla gaffe, incalzato da Le Iene in un servizio andato in onda, martedì sera su Italia Uno, in cui ha detto di, «voler fare un passo indietro». Ma se quelle parole contestate fossero state soltanto una provocazione surrealista, dadaista, se non futurista? Se quei distorti parametri Cassano li volesse applicare all'attuale Napoli, quello che il quotidiano spagnolo Marca, all'indomani della vittoria contro l'Ajax e della qualificazione agli ottavi di Champions con due turni di anticipo, definisce «la migliore squadra d'Europa e un rullo compressore», cosa direbbe allora FantAntonio?

PROVOCAZIONE
Se uno come lui definisce «scappato di casa» uno come Bruno Giordano o Ciro Ferrara, cosa potrebbe dire allora di Alex Meret, l'attuale portiere titolare del Napoli? Nato calcisticamente nelle giovanili dell'Udinese, esploso nella Spal è arrivato a Napoli con solo 13 partite da titolare in Serie A. Un predestinato, si diceva. Poi però si è fatto due anni di panchina, perché i tecnici che lo hanno allenato in maglia azzurra, escluso Ancelotti (Gattuso e Spalletti lo scorso anno), gli hanno sempre preferito il colombiano Ospina. Quest'estate, nonostante la decisione della società di non rinnovare il contratto ad Ospina, il club di De Laurentiis non ha puntato subito sull'estremo difensore friulano, ma ha cercato di acquistare prima Kepa del Chelsea e poi Keylor Navas del Psg, dimostrando così di avere scarsa fiducia nel talento italiano, campione d'Europa come terzo portiere nell'Italia di Mancini. Meret stava addirittura per essere ceduto allo Spezia, poi la trattativa è saltata e si è trovato titolare del Napoli, quasi a sua insaputa, inanellando fino ad ora ottime prestazioni.

E Cassano cosa direbbe ancora di un difensore coreano che non ha esperienza di campionati europei, ma che ha giocato soltanto in Cina e in Turchia, paesi che calcisticamente non sono certo il top? Invece l'asiatico Kim è subito diventato il leader della difesa azzurra. Nel suo bottino già due gol di testa, accompagnati da tanta grinta e determinazione che hanno sedotto i tifosi. Per non parlare del nuovo idolo del "Maradona": Khvicha Kvaratskhelia, un georgiano che ha calcato solo i campi di gioco russi ed ucraini. O giocatori come Politano, scartato a suo tempo dall'Inter e dalla Roma, o Simeone, centravanti decisivo in campionato e in Champions che prima di Napoli era stato nel Genoa, nel Cagliari e nel Verona.

PARAMETRI
Tutti potenziali «scappati di casa», secondo i parametri di Cassano. Come anche il vero faro di questo Napoli, il regista della squadra che sta stupendo l'Italia e l'Europa: Lobotka. Arrivato sotto il Vesuvio dal Celta Vigo, oggettivamente in sovrappeso, e "dimenticato" da Gattuso in panchina, ma rilanciato da Spalletti con una delle sue sorprendenti scelte che l'hanno reso un grande tecnico. L'unico, Spalletti, che il barese non definirebbe mai uno «scappato di casa».

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