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Napoli, De Laurentiis da Vespa gela Spalletti: "Ora il rispetto"

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Il rapporto tra Aurelio De Laurentiis e Luciano Spalletti prosegue tra punzecchiature reciproche, anche sull'onda dell'entusiasmo dello scudetto vinto dal Napoli. L'allenatore toscano aveva commentato un po' stizzito la scelta del presidente di confermarlo a mezzo stampa, "a me non ha detto niente". Ospite di Bruno Vespa a 5 Minuti, su Rai 1, ADL replica così: "Spalletti? Un mito che inseguivo da almeno 10 anni e finalmente l'ho portato a Napoli riportandomi in Europa dopo la crisi Covid e ora io vorrei che si fosse aperto un ciclo con lui alla guida perché è un grande condottiero". Quindi il capitolo rinnovo: "Io francamente ho esercitato un'opzione che avevo e ora la parola è al rispetto di quello che contrattualmente era già prestabilito". Quando Vespa, malizioso, chiede se non sia brutto mantenere un allenatore solo per obbligo contrattuale, De Laurentiis risponde serafico: "Napoli nasce da una sirena, Partenope, la si deve innamorare – risponde il patron azzurro – Lui ha dichiarato di essersi innamorato di Napoli e quindi è un eroe, è entrato nella storia ed è bene che lui ne goda".

 

 

 

Sul mercato, il patron azzurro intende confermare in blocco il gruppo che ha scritto la storia: "Le rose vanno rinnovate e io ho deciso di rinnovarle e pescando dall'estero giocatori interessanti ed è andata bene. La rinascita parte dal 2004 quando dal tribunale ho preso un pezzo di carta perché il Napoli era fallito e in meno di 10 anni l'ho portato in Europa e in meno di 10 anni abbiamo vinto lo scudetto".

 

 



"Bisogna fare dei budget precisi in relazione a cosa offre il mercato e bisogna fare gli imprenditori. Nella vita ci sono gli imprenditori e i prenditori. Mi hanno offerto un miliardo per il Napoli ma ho rifiutato e due per il mio gruppo ma ho rifiutato anche quelli". Quindi rassicura i tifosi: "Vendere Osimhen? No, giammai".

 

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