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Jannik Sinner, l'avvertimento a Medvedev: "Cosa farò quando lo avrò davanti"

Roberto Tortora
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10 ace contro 4, l’81% alla prima di servizio e un match combattuto in 2h42' di gioco, in cui dopo 2 tie-break l’avversario è letteralmente crollato sotto i suoi colpi. Sono questi alcuni dei numeri impressionanti con cui Jannik Sinner ha battuto Tommy Paul sull’Arthur Ashe, guadagnando i quarti di finale dello US Open.

È l’unico, tennista ad essere arrivato almeno tra i primi otto in tutti gli Slam del 2024. Il più giovane a riuscirci da Djokovic che ci arrivò ventenne nel 2007. Tre set per archiviare la pratica (7-6; 7-6; 6-1). Come al solito, l’inizio è stato da brividi, con Sinner sotto 4-1 e con due break da recuperare: “Non ho iniziato bene a livello mentale come era successo con McDonald, ma poi ho reagito e questa è stata una delle chiavi per vincere. In un match su cinque set è normale che ci siano alti e bassi e bisogna gestirli. Spero che l’esperienza di questa sera mi sia di aiuto nella prossima gara”.

 


E il prossimo match sarà, ancora, contro Daniil Medvedev, ormai una classica del 2024: “Mi aspetta un match durissimo, ci saranno tanti scambi lunghi. Dovrò essere pronto fisicamente. Mi piacciono tanto le sfide e questa lo sarà. Quest’anno negli Slam ci siamo già incontrati due volte: in Australia ho vinto io, a Wimbledon ha vinto lui. Spero che sia una bella partita, ci conosciamo bene e so già che sarà una sfida molto tattica oltre che fisica”. Per Sinner, quella contro Paul è stata la prima partita, con vittoria, sotto i riflettori: “L’atmosfera era molto bella. È un onore giocare una partita del genere in un campo così prestigioso. Non è sempre semplice tenere la concentrazione ed è normale che il pubblico fosse dalla parte di Tommy, che è americano”.

 

 

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