Dopo una battaglia durata 5 ore e 29 minuti, a un passo dal sogno di vincere il Roland Garros, Jannik Sinner si è trovato sconfitto nel tie break del quinto set. Distrutto, ha ammesso che il suo rivale, Carlos Alcaraz, meritasse, vincendo per la quinta volta di fila il confronto tra i due. Nonostante tutto, c’è chi sui social lo ha criticato, a rimproverare il tennista di San Candido per la vittoria sfuggita soprattutto nel quarto set: davanti 5-3 e 0-40 nel game. Critiche non apprezzate da Paolo Bertolucci, che su X ha analizzato la supersfida con la consueta lucidità “Lo sport del diavolo ha colpito ancora una volta! Applausi al vincitore ma Sinner ha mostrato ancora una volta di che pasta è fatto”, le parole a Sky.
Tra le prime repliche al post di Bertolucci, un messaggio di Riccardo Gentili: “No, Sinner ha dimostrato ancora una volta che non riesce a battere Alcaraz. Questo è il suo limite, un limite enorme, che significa tutto. E ho paura che resterà un limite insormontabile per tutta la carriera di Sinner”. Pronta la controreplica dell’ex campione azzurro: “Limite enorme? L’importante è la classifica mondiale e Jannik è n 1”. Un altro utente, Francesco Riccio, ha aggiunto: “Spiegami di che pasta è fatto uno che sbaglia 3 match point”.
Jannik Sinner, schiaffo ai francesi di Antonella Clerici: "I soliti..."
C'era anche Antonella Clerici tra i telespettatori incollati alla tv domenica pomeriggio per la finale-maratona del ...E Bertolucci lo ha spiegato: “È accaduto a Federer, a Djokovic, a Sinner e accadrà anche a Alcaraz. È il tennis”. Greg invece se la prende con Alcaraz, accusato di aver aizzato il pubblico parigino: “Maestro che ne pensa dei pugnetti e delle dita all’orecchio continui per farsi incitare di Alcaraz? Per me sono gesti poco sportivi, a prescindere dal pubblico francese la cui scarsa sportività è ben nota”. La replica: “Un match fantastico che avrebbe potuto disputarsi senza arbitro e tu pensi ai pugnetti?”. Infine, sul giudizio di Roberto Messora: “Onestamente l’ha persa Sinner. Diciamo la verità”. Franca la risposta: “Onestamente no!”.