Diogo Jota, l'operazione ai polmoni e il rebus-aereo: il retroscena sull'incidente

venerdì 4 luglio 2025
Diogo Jota, l'operazione ai polmoni e il rebus-aereo: il retroscena sull'incidente
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Diogo Jota "non tornava da una festa, si sarebbe fermato a Burgos per riposare". A parlare, dopo il tragico incidente che ha ucciso il calciatore e suo fratello, è il fisioterapista che aveva in cura Diogo: "Non aveva preso l'aereo per tornare in Inghilterra per un problema ai polmoni di cui soffriva da qualche mese e per il quale si sarebbe dovuto operare".

Stando all'uomo Jota soffriva da mesi di pneumotorace, ma aveva deciso di rinviare l'operazione. Jota e suo fratello stavano per imbarcarsi per tornare in Inghilterra, dopo essere stati avvertiti che volare avrebbe rappresentato un rischio per la sua salute. Miguel Gonçalves ricostruisce le ore precedenti lo schianto e smentisce varie voci. L'uomo infatti ha visto entrambi i calciatori intorno alle 20:30. I due avevano programmato di raggiungere la loro destinazione in auto di notte per evitare le alte temperature. Insomma, niente feste.

"Mi ha detto che il viaggio sarebbe durato circa otto ore, ma che si sarebbero fermati in un hotel nella zona di Burgos per riposare - prosegue -. Diogo era molto scrupoloso. Dovevano arrivare a Santander, prendere la nave e poi andare in Inghilterra. La famiglia sarebbe arrivata più tardi in aereo e poi, lunedì, aveva una visita medica programmata a Liverpool per valutare la situazione. Ho iniziato a lavorare con lui sabato scorso e sono stato con lui tutti i giorni fino a mercoledì. Li ho salutati all'ora di cena". E in merito alla salute del 28enne, l'esperto conclude: "La base del suo polmone destro era leggermente collassata, ma con la fisioterapia postoperatoria tornava praticamente perfetta. Quando l'ho lasciato, non aveva più dolore e stava per tornare al Liverpool". 

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