Sul palco del Galà del Calcio, Aurelio De Laurentiis non ha fatto sconti. Intervistato da Fabio Caressa, la voce di Sky Sport, il presidente del Napoli ha lanciato l’ennesimo allarme sullo stato del calcio italiano e sulla fragilità del suo modello economico. Il nodo principale riguarda i diritti tv: “A gennaio dovremo scegliere cosa fare per il prossimo anno. Se Dazn dovesse mollarci come ha fatto in Francia, saremmo tutti nei guai”, ha detto De Laurentiis, colpendo direttamente la piattaforma.
Caressa ha tentato di smorzare: “Non è elegante parlarne qui”, ma il messaggio del patron partenopeo è arrivato chiaro: il sistema calcistico nazionale cammina su un filo sottile e il tempo per trovare un equilibrio si esaurisce rapidamente. L’intervista è stata punteggiata da momenti di tensione e battute pungenti. Caressa ha cercato di riportare calma: “Cerchiamo di non metterli in difficoltà, sono ospiti stasera e fanno un ottimo lavoro”. De Laurentiis non si è trattenuto: “Ottimo lavoro… finché non ci sono commentatori troppo filo-romanisti”. L’atmosfera in sala si è subito fatta tesa, e lo stesso patron ha chiuso con una nota provocatoria ma scherzosa: “Va bene, godiamoci il premio senza far arrabbiare nessuno: comportiamoci da italiani”.
Lele Adani al veleno contro Fabio Caressa: "Potevo infierire, ma non lo farò"
"Oggi sarebbe facile infierire. Eppure non mi interessa. Io mi fermo qui. Io ho detto ciò che dovevo dire, c...Sul tema delle Nazionali, De Laurentiis è stato altrettanto diretto: “Se fossimo meno club, potremmo chiudere la Serie A prima e tutelare le società dalle pause dedicate alle selezioni”. Ma il vero problema, secondo lui, non è il numero di squadre: “Il problema sono le retrocessioni. Se sei più piccolo di Roma, Napoli, Juve, Inter o Milan, la paura di scendere ti blocca. In Nba non retrocede nessuno e i club valgono miliardi”.
Caressa ha tentato di riportare il discorso sul merito sportivo, ma De Laurentiis ha interrotto bruscamente: “Lascia perdere il merito — ha concluso — Vorrei convocare gli Stati Generali del calcio italiano. Voglio vedere i proprietari dei fondi, i veri padroni delle società che non si vedono mai e che dovrebbero conoscere questo mondo prima di entrarci”.




