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Pensioni, Inps e gli effetti del coronavirus: riforma drammatica, fino a quando dovremo lavorare

Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia

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Bankitalia sulla Quota 100 per le pensioni ha ben altre idee. Lo si capisce leggendo la Relazione annuale allegata come ogni anno alle Considerazioni finali lette ieri dal Governatore Ignazio Visco. Una relazione, scrive il Tempo, che rischia di condannare gli italiani a restare sul posto ben oltre gli attuali 67 anni di età per il fenomeno dell'invecchiamento della società. "Nel prossimo decennio l'economia italiana - segnala la Banca d'Italia - dovrà fronteggiare una notevole riduzione della popolazione in età da lavoro. Secondo le ultime proiezioni dell'Eurostat, entro il 2032 il numero di persone di età compresa tra i 15 e i 64 anni diminuirà del 6%; la popolazione tra i 15 e i 74 anni scenderà in misura meno marcata (-1,5 per cento; -700.000), per il forte aumento nella classe di età compresa tra il 65 e i 74 anni (24%)". E il calo proseguirà, accentuandosi, nei decenni successivi perché le aspettative di vita più elevate e il calo delle nascite porterà a infoltire il gruppo dei più vecchi.

 

 

Alla contrazione della popolazione  si assocerà anche il progressivo aumento della sua età media. Chi pensava di essere vicino all'assegno di previdenza ora trema. Infatti se ci sono meno giovani e più anziani per mantenere l'equilibrio questi ultimi dovranno giocoforza restare di più sul posto di lavoro. Sarà la natura, e cioè la riduzione del tasso di natalità combinato con il progressivo allungamento dell aspettativa di vita, a fare restare gente più anziana dietro le scrivanie o in fabbrica.

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