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Donatore gay di sperma deve mantenere la sua "prole"

Aiuta l'amica lesbica ad avere due figli. 13 anni dopo lei gli chiede gli alimenti

Roberto Procaccini
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Quando si dice fare del bene. In Inghilterra un uomo dona il proprio sperma a un'amica che vuole diventare madre. Lui è gay, lei lesbica. 13 anni dopo, quando i rapporti sono ormai rotti e i due non si sentono da anni, il benefattore si vede recapitare una notifica inaspettata dal tribunale: deve alla vecchia amica 26 sterline per ogni settimana di vita dalla nascita alla maggiore età di entrambi i figli  avuti "insieme". Perchè le donazioni sono state due, non una sola. Nightclub - La storia la racconta il Daily Mail. Mark Langridge, che oggi ha 47 anni, conobbe l'amica irriconosente in un locale per omosessuali nel 1997. La donna gli confidò il desiderio di diventare madre, e lui non vide nulla di male nel darle una mano. Le donazioni sono state due: la prima nel 1998, l'altra nel 2000. "Non compaio nel certificato di nascita - racconta Langridge - ma non ho chiesto altri documenti che specificassero la mia posizione. Col senno di poi, ho sbagliato". Epilogo infelice - Nel nuovo millennio i rapporti d'amicizia con la donna sono andati diradandosi fino a interrompersi nel 2004. Oggi la sorpresa: lei si è lasciata con la compagna e torna a contattare Langridge chiedendo soldi. Che lui, però, sostiene di non avere. La Child Support Agency (i servizi sociali per l'infanzia) spiega che il papà biologico, non avendo donato lo sperma attraverso i canali del governo, ma in maniera informale, non è protetto dalle garanzie di legge per i donatori di seme. Quindi o paga, o tenta la via giudiziale nella speranza che un giudice gli dia ragione. "Il mio voleva essere un gesto di cortesia - commenta - ma si è trasformato in un incubo".

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