Tocca la pizza e si scotta, Flavio Briatore. Il manager piemontese ha lanciato a Montecarlo, Londra e Porto Cervo la sua nuova catena di pizzerie, Crazy Pizza. Il battage mediatico su Instagram è notevole, così come il riscontro negativo di molti commentatori. Tra puristi della pizza, criticoni e semplici "haters", non si può dire che l'accoglienza sia stata buona.
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Si va dal prezzo, giudicato eccessivo (15 euro una margherita, 23,50 al prosciutto crudo ma si sa, sullo scontrino spesso incide anche la location) a, cosa più importante, il gusto: non convince, dall e immagini, né la consistenza dell'impasto né il colore del pomodoro usato o la mozzarella che una volta cotta non fila. Qualcuno la definisce "pane azzimo condito come una pizza", altri azzardano la formula peggiore possibile, "pizza per turisti, non per italiani". "Embè e sta zozzeria me la chiami pizza?!", chiede un follower. E c'è chi giudica a distanza anche il povero pizzaiolo nelle foto, con i capelli lunghi e senza retina. Si va dal "Poco igienico" al commento tecnico, "un disco di pasta non deve girare così". Chissà come la prenderà Flavio.
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