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Re Carlo, "chi rema contro l'incoronazione": scenari incredibili

Principe Carlo

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Re Carlo parsimonioso. In tempo di crisi, l'erede al trono di Regina Elisabetta ha deciso di tagliare parecchie delle spese previste per l'incoronazione. Quest'ultima, che si dovrebbe tenere il 2 o 3 giugno del prossimo anno all’abbazia di Westminster, costerà ai contribuenti molto meno di quella della madre.

 

 

Tra le idee quella di farla durare solo un’ora invece delle tre canoniche. Gli invitati non saranno 8.000 ma circa 2.000, quindi non tutti i membri del parlamento e i lord riceveranno l’invito. E ancora: i membri della Camera dei Lord non indosseranno la veste cerimoniale, ma quasi sicuramente un morning suit, ossia l’abito da giorno. Anche il re manterrà un solo abito: "Nessuna mantella cerimoniale. Quelle stanno meglio nei musei", ha commentato al Mail on Sunday il tenente colonnello Anthony Mather, chiamato a occuparsi di buona parte dell'organizzazione.

 

 

Eppure non tutti hanno preso bene questa notizia. Si tratta degli storici, che speravano di proiettare su un palcoscenico globale la Gran Bretagna e la monarchia. "Potrebbe essere una celebrazione di cui avremo davvero bisogno dopo aver passato un inverno difficile – ha tuonato Andrew Roberts – L’incoronazione è un evento raro e queste cose vanno fatte per bene". Il timore per molti è che una cerimonia più semplice, possa far passare l'immagine di un re debole. 

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