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Berlusconi in tribunale a Milano

Il Cav negli uffici della Sorveglianza, da cui dipende il suo affidamento ai servizi sociali

Matteo Legnani
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L'ex premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha passato un'ora, oggi pomeriggio, negli uffici del Tribunale di Sorveglianza al settimo piano del palazzo di giustizia di Milano. L'accesso all'intero piano è stato proibito e monitorato dai carabinieri in servizio all'interno del tribunale per tutto il tempo della sua permanenza. I giudici di sorveglianza sono quelli che si occupano tra le altre cose anche del rispetto da parte dei condannati, delle misure alle quali sono sottoposti. Nel caso di Berlusconi, l'affidamento ai servizi sociali presso l'Istituto sacra Famiglia di Cesano Boscone, dove il Cav si reca da alcune settimane tutti i venerdì mattina fino all'ora di pranzo. Il Cav ha incontrato il giudice Beatrice Crosti, la stessa che ne ha deciso l'affidamento, la quale ha richiamato Berlusconi ad attenersi alle prescrizioni del provvedimento di affidamento ai servizi sociali. La diffida riguarda le parole usate dal Cav sui giudici a Napoli nel corso della sua testimonianza nel processo a carico di Valter Lavitola, quando l'ex premier parlò fra l'altro di "magistratura irresponsabile". Il leader di Forza Italia, da parte sua,  si è scusato dicendo che quella di Napoli "era solo una battuta". In caso di revoca dei servizi sociali, per lui scatterebbero automaticamente gli arresti domiciliari.

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