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Carabiniere ucciso a Roma, il penalista sulla foto di Hjorth: "Interrogatorio deve essere dichiarato nullo"

Caterina Spinelli
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Il carabiniere che ha bendato Christian Gabriel Natale Hjort, uno dei due indagati per l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, ha spiegato di averlo fatto per evitare che vedesse elementi legati all'inchiesta che apparivano in quel momento su alcuni schermi presenti nella stanza. Eppure proprio su questa immagine si è scatenata l'ira di tutti. Per l'America il caso è analogo a quello di Amanda Knox, portata in questura senza avvocato. "Quella foto mi ha fatto davvero un brutto effetto. Oggi abbiamo provato ad andare in carcere per parlare con il mio assistito ma non è stato possibile: voglio capire cosa sia successo e se anche lui è stato bendato e legato", dice intanto l'avvocato di Elder Lee, Francesco Codini.  Leggi anche: Carabiniere ucciso, la profezia di Sansa: "Così saranno liberi gli assassini" Che non si tratti solo di una questione di immagine lo spiega all'Agi l'avvocato Giandomenico Caiazza, presidente dell'Unione delle Camere penali: "La foto dell'americano portato in caserma bendato e con i polsi legati dietro la schiena? È una cosa di una gravità straordinaria. Uno Stato che vuole far rispettare le sue leggi, che vuole essere forte e credibile anche nei confronti di chi è sospettato di averle violate, deve lui per primo rispettare le regole. Se non si comprende questo concetto non si va da nessuna parte". Poi ancora: "Chi in queste ore sta sostenendo quella foto, giustificando l'operato di chi ha agito in quel modo nei confronti del cittadino americano (Natale Hjorth, ndr) prima della sua deposizione, sta facendo un danno al carabiniere che ha perso la vita e a chi vorrebbe che venisse fatta giustizia al più presto. È un gesto da ottusi e da stupidi. Perché un atto istruttorio, sia esso una confessione, una testimonianza o un interrogatorio, se svolto con modalità che coartano la libera determinazione di una persona deve essere dichiarato nullo. Anche se poi quelle dichiarazioni dovessero essere confermate in una fase successiva", conclude il legale.

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