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Papa Francesco, "qualcuno mi voleva morto". Dopo l'accusa, rumors sul nome: chi è il corvo accusato dal Pontefice?

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Mentre Papa Francesco era sotto ai ferri al Policlinico Agostino Gemelli di Roma per l'intervento al colon dovuto ai diverticoli, c'era chi complottava alle sue spalle per sostituirlo. "Una serata conviviale tra amici e compagni di cordata, non per recitare il rosario e pregare per il buon esito dell'operazione papale, ma per iniziare a metter la testa sull'identikit del nuovo Papa, facendo la conta dei voti, convinti che a Bergoglio rimanesse ormai poco tempo da vivere. La stagione dei veleni che sembrava archiviata da tempo, torna alla ribalta all'ombra di San Pietro dopo il ricovero del Pontefice, con corvi e lingue biforcute che hanno iniziato a scaldare la stufa per il prossimo conclave", rivela il Giornale.

 

 

 

 

Il Pontefice lo ha svelato ai confratelli gesuiti. "Sono ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene". Papa Francesco però ora sa anche il nome e il cognome dell'organizzatore dell'incontro, il corvo, alto prelato, che ha messo in moto la macchina curiale per ritornare nella Cappella Sistina e archiviare il pontificato di Francesco. La guarigione del Papa ha fatto così partire il piano B dei complottisti che hanno diffuso la falsa notizia che Bergoglio fosse in procinto di dimettersi al compimento degli 85 anni.

 

 

 

"Dimettermi? Una parola può essere interpretata in un modo o nell'altro, no? Sono cose che succedono. Non so da dove sia uscita la notizia che stavo per presentare le dimissioni! Non mi è nemmeno passato per la testa", ha però rivelato Bergoglio. "Io posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Ci sono anche chierici che fanno commenti cattivi sul mio conto.A me, a volte, viene a mancare la pazienza, specialmente quando emettono giudizi senza entrare in un vero dialogo. Lì non posso far nulla. Io comunque vado avanti senza entrare nel loro mondo di idee e fantasie. Non voglio entrarci e per questo preferisco predicare. Alcuni mi accusavano di non parlare della santità. Dicono che parlo sempre del sociale e che sono un comunista. Eppure ho scritto una Esortazione Apostolica intera sulla santità, la Gaudete et exsultate", ha chiarito il Papa.

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